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Brescia – Da giorni si rincorre la notizia dell’esonero di Filippo Inzaghi da allenatore del Brescia. Massimo Cellino, dopo il pareggio di Cosenza, avrebbe deciso di sollevare dall’incarico il tecnico di Piacenza. A mancare, però, sono state le comunicazioni ufficiali, con il sito della Leonessa “fermo” da 48 ore.

La vicenda si è inevitabilmente tinta di giallo, nonostante l’annunciato ritorno di Diego Lopez e le dichiarazioni pepate rilasciate dallo stesso Cellino. Il ritorno del tecnico uruguaiano, ancora sotto contratto con il club, sarebbe stato bloccato da alcuni cavilli burocratici, voluti proprio da SuperPippo al momento della stipula del contratto con il Brescia. Inzaghi avrebbe infatti preteso, come raccontato da Gianluca Di Marzio, l’inserimento di una clausola che ne impediva l’esonero se la squadra si trovava tra il primo e l’ottavo posto in classifica, ovvero in zona play off. Attualmente i lombardi sono terzi, a sole due lunghezze dalla capolista Lecce.

Un piazzamento che non avrebbe mai fatto pensare a un ribaltone da parte di Cellino e, invece, lo stesso presidente ha spiegato al Giornale di Brescia i motivi della scelta. “Diciamo che la distanza tra le nostre vedute era incolmabile. Mi sono sentito ultimamente come il presidente di una squadra con giocatori non all’altezza e con risultati positivi attribuiti alle fortuite coincidenze o alchimie tattiche“, ha raccontato il numero originario di Cagliari, “Io non penso che sia così. E per poterlo scoprire prima che sia troppo tardi, nel caso avessi ragione io, non c’era che una cosa da fare e l’ho fatta dopo tanta sofferenza, sperando che non sia tardi o invano“.

Parole che sanno di rottura definitiva ma, nel frattempo, i legali di Inzaghi si sarebbero messi al lavoro per invalidare l’esonero, con l’intento di ottenere il reintegro e il ritorno in panchina del proprio assistito. Una battaglia interna, insomma, si sta consumando al Brescia, con Diego Lopez e la squadra nelle vesti di spettatori interessati. E proprio la squadra, attesa dal match casalingo con l’Alessandria, potrebbe ritrovarsi a pagare il prezzo più caro di tutta questa assurda vicenda.