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Milano – Le parole di Filippo Inzaghi al termine della gara di Serie A che ha visto il Benevento giocare sul campo dell’Inter. L’allenatore piacentino ha commentato la prestazione dei giallorossi, scesi in campo a “San Siro” per affrontare la formazione di Antonio Conte. Questi i temi affrontati dal tecnico della Strega dopo la sfida con i nerazzurri.

PartitaGara complicata che si è messa subito male. Dopo abbiamo avuto la palla dell’uno a uno, in quell’occasione c’è il giallo o il rigore. Pareggiare avrebbe cambiato le cose almeno mentalmente, poi ci siamo fatti il terzo gol da soli e la squadra ha mollato, è l’unico dispiacere. Giocare contro l’Inter è difficilissimo, è una squadra straordinaria.

Spogliatoio Non parlo mai finite le partite, altrimenti si dicono tante cavolate. Sapevo che era difficile, l’avrei voluta perdere in un altro modo. Si è aperta in salita con un’autorete, abbiamo avuto l’occasione con Lapadula e altre due opportunità, la squadra mi sembrava in partita. Il secondo gol ci ha tagliato le gambe, poi l’Inter è una squadra forte e si è fatta dura. Non sono queste le gare in cui dobbiamo fare punti, ci speravo e speravo in una partita diversa ma ora rimbocchiamoci le maniche perché dietro si rinforzano e ci sono squadra che non centrano nulla con la salvezza come Torino e Fiorentina. Domenica abbiamo una partita importante con la Sampdoria.

GaichL’abbiamo voluto perché ha caratteristiche diverse dai nostri attaccanti. E’ fermo da tempo, ha appena ripreso la preparazione, non ha i novanta minuti e andrà inserito piano piano. Speriamo di averlo in panchina con la Sampdoria e fargli fare almeno venti minuti. Abbiamo preso Depaoli e arriverà altro dal mercato, la società quando può si fa sempre trovare pronta. La salvezza sarebbe come vincere uno scudetto, adesso ripartiamo rimboccandoci le maniche. Abbiamo fatto cose positive ma non basta, dietro lottano tutte e avremo partite con squadre fuori portata.

ModuloAbbiamo cambiato queste partite perché abbiamo fuori tanti giocatori. Iago Falque non è in condizione e deve allenarsi, Insigne non era pronto, Caldirola era al rientro e non avevamo Tuia e Sau. Io non credo molto ai sistemi, credo che i giocatori vadano messi nella loro posizione migliore. Quando riavrò tutti gli attaccanti giocherò con tre avanti.