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Benevento – Il tema: “I giovani, l’impegno sociale e la vocazione professionale” è stato dibattuto nel corso del quarto incontro della dodicesima edizione di “Cives – Laboratorio di formazione al bene comune”, questa sera, presso il Centro di Cultura “Raffaele Calabrìa“, in piazza Orsini, a Benevento. L’iniziativa di dibattito e di confronto ha visto protagonisti, quali relatori, Monsignor Felice Accrocca, arcivescovo di Benevento, ed il padre gesuita Giacomo Costa, direttore della rivista “Aggiornamenti Sociali” e segretario speciale della XV Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi.

L’Arcivescovo Accrocca, inquadrando la problematica nel contesto della mancanza di lavoro che affligge in modo particolarmente acuto soprattutto le giovani generazioni, ha insistito molto sulla necessità di una strategia complessiva di sviluppo che coinvolga Istituzioni pubbliche e Soggetti privati. “Occorre una progettualità concreta per mettere a punto opportunità di lavoro e nuove competenze professionali per i giovani. E’ importante la sinergia sempre vera e forte con le Istituzioni affinché i progetti che si andranno a predisporre per l’inserimento lavorativo dei giovani non siano infruttuosi e non vadano a sbattere contro il muro dell’isolamento che ha accumulato il Sannio, rispetto ai territori più competitivi, a causa ad esempio delle problematiche infrastrutturali”.

Padre Costa, dal canto suo, ha rimarcato come nella sua esperienza sinodale abbia potuto approfondire molto il tema del dialogo con i giovani. “Non è vero che la Chiesa e i giovani siano mondi separati; perché la Chiesa ha bisogno delle idee e degli stimoli dei giovani. I Vescovi hanno scoperto che è bello dialogare con i giovani, passare del tempo con i giovani e quindi essere provocati e stimolati . Il dialogo quindi il cambiamento è fonte di gioia”.
Non ha nascosto padre Costa come sia stato un difficile cammino ma occorreva aprire un nuovo percorso: ” I Vescovi erano scettici poi hanno scoperto la ricchezza dell’ascolto ma gli stessi giovani  hanno poi convenuto sull’importanza dell’ascolto”