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Benevento – Sono tempi duri per tutti gli italiani, e i calciatori non fanno eccezione. Dopo la testimonianza di Hetemaj è  arrivata anche quella di Kragl, che ha parlato al portale tedesco Sportbuzzer.de della sua esperienza con il pericolo coronavirus. “Si può uscire solo per fare la spesa, ma per fortuna ho una grande terrazza che mi consente di prendere ogni tanto un po’ di aria fresca”, ha spiegato il calciatore che sta trascorrendo questo periodo a Benevento insieme alla moglie Alessia Macari.

“Il contagio è iniziato in maniera lenta – ha proseguito – ma si è diffuso nel paese con rapidità. Ci sembra tutto incredibile. Quando guardi fuori dalla finestra non vedi nulla, non accade niente, non sai come passare il tempo”. 

Limitato l’elenco delle cose da fare: “Puoi giocare un po’ alla Playstation o guardare film, ma a un certo punto diventa noioiso. La mia speranza è che tutto questo sparirà tra una settimana o due, altrimenti le cose si complicheranno e credo che potremmo restare a casa anche due mesi”. 

Costanti i contatti con la famiglia: “Mio padre mi scrive ogni giorno, mio fratello mi tiene informato della situazione in Germania. Anche lì le cose stanno lentamente peggiorando ma probabilmente gestire l’emergenza sarà più semplice perché gli ospedali sono più grandi. Mi sembra di stare in prigione. In certe situazioni ti rendi davvero conto di quanto sia importante la libertà personale”. 

Il desiderio è quello di tornare in campo nel più breve tempo possibile: “La stagione finora per noi è stata incredibile. Il Brescia lo scorso anno salì in serie A con 65 punti, noi ne abbiamo 69 e mancano 10 gare alla fine”. Nessuno sa ancora quando saranno giocate, non resta che attendere.