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Benevento – Le buone intenzioni della vigilia sono sfumate sul rettangolo verde del “Ciro Vigorito“. Il Pescara ha rimediato contro il Benevento una pesante sconfitta e a fine partita Nicola Legrottaglie ha commentato il ko al sito ufficiale della società abruzzese. Queste le parole del tecnico originario di Gioia del Colle:

PrestazioneSiamo partiti bene, era paradossale aver finito il primo tempo tre a zero. Ogni volta che ci attaccano ci fanno gol, è inspiegabile. La squadra era partita con grandi motivazioni, creando occasioni da gol. Ai ragazzi, fino a quel momento, non potevo dire nulla. Il problema è che ogni volta che prendiamo gol ci squagliamo. Contro una squadra forte come il Benevento abbiamo buttato al vento alcune cose che avevamo preparato. E’ un momentaccio ma bisogna tirarsi fuori con i denti e con cattiveria, cosa che in questo momento manca. Noi ci alleniamo sempre al massimo, in partita a volte ci riusciamo e a volte no, quando non siamo aggressivi subiamo troppo le azioni da gol avversarie. Dobbiamo assolutamente ritrovare compattezza.

ScelteRifarei le stesse scelte. Ho fatto la formazione migliore e nei primi quindici minuti credo di aver avuto risposte importanti. Poi è successo qualcosa di inspiegabile. Bruno mi serviva lì, avevo quattro centrocampisti e dovevo girarli per dare minutaggio a tutti. Non è stato quello il problema del Pescara. Bojinov non l’ho fatto entrare perché eravamo già sul 4 a 0, ho preferito dare spazio ai giovani.

Coronavirus Dobbiamo trovare l’antivirus, anche noi dobbiamo trovare l’antivirus per tirarci fuori da questa situazione non bella. Le mascherine? Abbiamo provato a dare un segnale perché è stranissimo che abbiamo avuto tredici casi di influenza e non ci abbiano fatto fare un tampone. Negligenza e superficialità, allora abbiamo cercato di dire che il problema c’è e forse si sta sottovalutando. Abbiamo fatto il minimo che potevamo fare, dando un segnale, avevamo altre priorità che riguardano la vita

SospensioneE’ giusto che si sospenda tutto ed è giusto che come finisce il campionato adesso si riprenda l’anno prossimo. Credo che chi ama la vita non avrà problemi a dire si, chi ama il denaro dirà qualche altra cosa. Chi ama la vita non dirà nulla se non ci saranno campionati per tre, quattro mesi, in modo da avere il tempo per curarci. Qualcuno ha perso anche dei cari e bisogna essere solidali.