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Benevento- Combattere l’indifferenza delle coscienze: con questa parola d’ordine stamattina l’Associazione “Libera contro le mafie” è scesa in strada per una iniziativa di forte impatto sociale: la pulizia di un’area pubblica abbandonata a se stessa e degradata

L’iniziativa di mobilitazione è stata dedicata alla memoria di Vito Ievolella, un carabiniere nato a Benevento il 4 dicembre 1929  e morto il 10 settembre 1981, a Palermo ucciso dalla mafia. La città di Benevento ha intitolato a questo suo concittadino una strada, nei pressi  di uno dei due centri commerciali della città, ma non ha dedicato alla stessa la cura che sarebbe stata doverosa e necessaria, tanto è vero che la stessa dava un tristissimo spettacolo di sè. L’associazione Libera ha dunque voluto una giornata di mobilitazione per pulire quella arteria che è vandalizzata e pista preferita per gli inzivados, con il lancio di sacchetti di immondizia e abbandoni di rifiuti vari. Scope, rastrelli e tanta buona volontà hanno animato i giovani di Libera per ridare decoro ad una strada che peraltro attraversa aree di forte interesse commerciale.
 
Presenti i familiari di Ievolella, e l’Arma dei Carabinieri con il comandante provinciale di Benevento, Alessandro Puel. Michele Martino, referente di Libera in città, ha quindi lanciato un accorato appello all’Amministrazione affinchè il sindaco Clemente Mastella assegni una strada principale e non una strada chiusa per onorare il valoroso Carabiniere: “Questa non è una strada idonea per chi vuol rendere memoria a chi ha pagato con il prezzo più alto, cioè la vita. Questa è una strada chiusa quindi potrebbe non far memoria, dove non è presente vita comunitaria, non restituisce”. Quindi ha aggiunto: ” ripensiamo nell’ambito della toponomastica facendo in modo che leggendo il nome di Vito  possa scuotere le coscienze di tutti . Non può ergere il suo ricordo nell’indifferenza e nella sporcizia ”     

Martino ha sottolineato che le colpe non solo certamente solo dell’Amministrazione ma di tutta la cittadinanza: “Questa è una strada che abbiamo sporcato tutti. C’è indifferenza in noi tutti e poi c’è la disattenzione da parte di chi è deputato a ripulire”.