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Gli amori fanno giri immensi, il calcio pure. Era un ragazzino Gigi Magliulo ed aveva già quel vizio che lo ha accompagnato in tutta la carriera: fare gol. Erano i primi mesi del nuovo millennio, fu segnalato al Cerreto, compagine di Promozione, che lo inserì in squadra. Da quel momento iniziò una carriera contraddistinta da 480 reti, l’ultima con la sua nuova maglia, proprio l’Atletico Cerreto, realizzato in coppa contro il Castelpoto.

Luigi Magliulo, per gli amici “bomber”, riparte da dove aveva iniziato, con qualche annetto in più ma la stessa voglia di essere protagonista e di raggiungere quel traguardo dei 500 gol in carriera. La fame è maggiore dopo un anno passato quasi completamente ai box: “L’ultima annata – ha esordito Magliulo – è stata sfortunata, da cancellare subito. Ma è acqua passata, non voglio nememno ricordarlo ed alimentare polemiche, in tanti sanno quello che è successo. Preferisco come sempre far parlare il campo che quest’anno mi vedrà nuovamente protagonista. Per indole amo sempre migliorare, l’età non mi limita affatto: se penso che due anni fa sono stato protagonista in Promozione, credo di poter fare bene quest’anno a Cerreto Sannita”. 

Anche perchè lavorerai in un ambiente che stimola tantissimo: “Cerreto è una piazza ideale per fare calcio. La società è serissima e soprattutto presente, sentiamo la loro vicinanza ogni volta che ci diamo appuntamento al campo. Mister Suppa, i preparatori Bove e Pucella sono persone preparatissime, il pubblico ci segue sempre: tutti ingredienti per poter fare bene”.

Magari arrivare nelle zone alte della classifica? “Non scherziamo – ha proseguito Magliulo – siamo una neopromossa che vuole ben figurare, ma la salvezza è l’obiettivo che siamo prefissati. Il campionato sarà durissimo, il Puglianello deve stracciare il campionato, ha una rosa pazzesca. E poi ci sono le compagini casertane, tutte molto insidiose e dure da affrontare, soprattutto quando andremo sul loro campo”. 

Quasi venti anni sui campi di calcio, tante piazze e svariate categorie: hai mai incrociato il tuo erede? “Negli anni – ha concluso Magliulo – ho affrontato tanti bravissimi attaccanti. L’ultima generazione mi delude un pò, vedo giovani che hanno poca fame, cattiveria manco a parlarne. Li chiamano bomber ma è un appellativo a volte troppo generoso. Io sono ad un passo da un grande traguardo, ma baratterei il raggiungimento dei 500 gol in cambio della salvezza della mia squadra. Per i gol, posso aspettare anche un altro anno, tutto sommato sono ancora giovane”.