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Benevento – “Con riferimento alle farneticanti elucubrazioni partorite dalla fervida immaginazione del sindaco De Magistris durante la trasmissione Non è l’Arena del 7 Giugno u.s., ritengo che non valga la pena sporgere una querela per diffamazione perché si darebbe importanza ad un personaggio ormai squalificato.
​E’ evidente che De Magistris è vittima da tempo di una sindrome del complotto che ha funzionato nella sua testa da alibi per giustificare a se stesso tutti i clamorosi fallimenti delle sue fantasiose inchieste in cui sono state coinvolte, sostanzialmente, tutte le cariche dello Stato.
​Molte di queste inchieste sono miseramente naufragate prima che De Magistris subisse le sanzioni disciplinari a causa, non già di inesistenti e solo da lui immaginati giochi di potere, ma dei suoi evidenti limiti di magistrato.
​Rilevo che De Magistris ogni volta omette di dire che si è salvato dall’accusa di abuso di ufficio consumato ai miei danni, per avere acquisito illegittimamente i miei tabulati telefonici, senza l’autorizzazione del Parlamento, solo perché si è avvalso della prescrizione.
La Corte di Appello di Roma, a seguito di sentenza di rinvio da parte della Cassazione, deve soltanto stabilire la quantità della cifra che De Magistris mi deve per la condanna civile ai suoi danni. 
​Non vale la pena aggiungere altro per descrivere un personaggio che poi, attraverso la notorietà acquisita con i suoi fallimenti da magistrato, è diventato sindaco di Napoli. 
​Insomma, uno scandalo italiano!”. Lo dichiara il sindaco di Benevento, Clemente Mastella