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Proseguono le polemiche sul rinvio dell’apertura delle scuole a Benevento. A contestare la decisione del sindaco Mastella sono, con una nota congiunta, Pasquale Viespoli per Mezzogiorno Nazionale e Luigi Bocchino e Alberto Mignone per Benevento Libera.

“Oggi la campanella non suonerà per oltre 12.000 studenti e professori che frequentano le scuole pubbliche: il Sindaco di Benevento Clemente Mastella con l’ordinanza prot. 90841/2020 del 22 settembre 2020 sul presupposto “ che negli ultimi giorni è stato registrato sul territorio regionale un sensibile incremento dei casi di positività al virus…..e ravvisata la necessità di ridurre il più possibile i motivi di spostamento delle persone per evitare in ogni modo la diffusione da virus Covid-19” ha ritenuto di chiudere le scuole pubbliche di ogni ordine e grado a Benevento sino al 30 settembre. Così facendo si è dimenticato, volutamente o meno che sia, di chiudere anche le scuole private. Stamani Mastella, in tandem con l’assessora all’istruzione, ha corretto il tiro: sono scomparsi il pericolo del virus ed i motivi di spostamento delle persone ma sono subentrate le preoccupazioni dei dirigenti scolastici, pur non essendoci nessuna richiesta ufficiale in tal senso, per far chiudere al Comune di Benevento le scuole pubbliche. L’assessora ha rincarato la dose ed ai genitori che volevano mandare i figli ala scuola pubblica li ha accusati di ricordarsi “quando organizzeranno le assenze dei loro stessi figli per andare magari a fare la settimana bianca” derubricando il posticipo forzato delle lezioni ad un fatto di routine. Parole che si commentano da sole e da cui il Sindaco deve prendere le distanze revocando l’incarico all’assessora a cui non è consentito di mancare di rispetto ed offendere così migliaia di genitori beneventani che portano i figli alla scuola pubblica e che la settimana bianca, data la grave crisi economica che attanaglia la città,  possono solo farsela su internet. Il diritto allo studio contemplato dagli 33 e 34 della Costituzione Italiana a Benevento viene messo sotto i piedi e sacrificato sull’altare dell’incapacità amministrativa a mettere in sicurezza nei tempi giusti gli edifici scolastici pubblici, e consentire così a tutti di esercitare appieno un sacrosanto diritto allo studio: con una evidente disparità di trattamento rispetto a chi frequenta le scuole private. Altro che virus, spostamenti e quant’altro: d’altro canto non è stato lo stesso Mastella, con la solita telefonata fuori legge, ad invitare gli anziani venerdì scorso (proprio quelli più esposti agli effetti contagiosi del virus) ad andare a votare astenendosi, per decenza pubblica, in un primo momento ad indicare loro chi votare: salvo poi ripensarci ed invitare tutti al voto per la sua lista personale in pieno silenzio elettorale sul suo profilo facebook.

La cattiva amministrazione Mastella peggiora ogni giorno di più!”.