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Benevento – Spunta un testimone a sorpresa nella vicenda che vede contrapposti il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, e il suo vicesindaco, Erminia Mazzoni, e che ha portato all’estromissione di quest’ultima dalla giunta. Nella giornata di ieri le dichiarazioni contrastanti dei due protagonisti, oggi il comunicato dell’unico testimone – a suo dire -, il consigliere di maggioranza Renato Parente che spiega: “Mastella non ha mai detto di aver chiuso alcun accordo con nessuna forza politica. Anzi, ha semplicemente sottolineato che, nonostante gli fossero giunte diverse ipotesi di candidatura, avendo preso un anno fa un impegno con i cittadini di Benevento, non si sarebbe candidato alle prossime elezioni politiche. Leggo, invece, in una nota stampa inviata ieri dalla Mazzoni una ricostruzione diversa”. “Posso confermare – specifica Parente – che in quel colloquio Mazzoni ha espresso la sua volontà di candidarsi alle prossime politiche. Ma le cose sono cambiate perché le elezioni non sono più a settembre. Da qui il cambio di umore e di tattica da parte della Mazzoni”.

Tra un botta e risposta, il coordinatore cittadina di Alternativa Popolare, Francesco Farese, chiede chiarezza al primo cittadino. “Tre assessori revocati in meno di 365 giorni dall’insediamento – dichiara -, un dato di forte instabilità amministrativa su cui il sindaco dovrebbe fare chiarezza alla città nelle sedi istituzionali opportune. Ci piacerebbe un’amministrazione che lasciasse più spazio al merito ed alle competenze amministrative e meno alle questioni strettamente politiche, ma anche in questo caso sono state queste ultime ragioni a prevalere”. Dopo l’assessore all’Urbanistica, l’assessore ai Trasporti ed all’Istruzione, l’Esecutivo perde così anche il vicesindaco. “Se si procedesse con questa media – conclude Farese -, arriveremmo a fine consiliatura ad avere cambiato 15 assessori su 9 componenti, situazione paradossale che non gioverebbe nessuno, tantomeno alla città”.