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Benevento- La grande attesa è finita questa mattina. La prova che porterà fuori dal rito della campanella, delle interrogazioni, dei compiti a casa è finalmente cominciata. 

Sono 2.940 gli studenti del Sannio che questa mattina hanno dato vita alla scena degli Esami di Maturità. Un copione tipico di questo tempo estivo davanti agli istituti scolatici delle Superiori: solo gli allievi dell’ultima Classe si sono ritrovati al portone di ingresso, mentre i Colleghi più giovani magari stanno al mare oppure stanno ancora dormendo in casa. Il rito appare immutabile: l’Esame di Maturità del resto è una prova che per davvero segna una svolta. In tutto il Paese circa mezzo milione di ragazzi alla soglia della maggiore età o che l’hanno superata da poco affrontano l’ultimo ostacolo prima della conclusione del ciclo della Scuola dell’obbligo: dapprima le 3 prove scritte, quindi l’orale nell’arco di circa un mese. Come da sempre oggi è stata la volta della prima prova scritta: quella d’Italiano, eguale in tutti gli Istituti quale che sia l’orientamento didattico e disciplinare e che, come al solito, si accompagna al corollario delle infallibili previsioni della vigilia circa le tracce prescelte dal Ministero.

Domani si replicherà con la prova specialistica che varia a seconda dell’Istituto di appartenenza. Il temutissimo o chiacchieratisimo o attesissimo (fate voi) Esame di Maturità è dunque cominciato anche in questo 2018. Insensibile alle polemiche delle ultime ore, lo Stato tiene fermo sulla necessità di chiudere il ciclo scolastico con una serie di prove per i ragazzi che, però, secondo alcuni osservatori, costano al Bilancio pubblico qualcosa come 250 milioni di euro ogni anno. Risorse finanziarie che vengono destinate ad un Esame che si traduce nei fatti nella promozione per oltre il 90% degli studenti ammessi a sostenere le prove.
Ma si va avanti lo stesso.Il momento dunque che segna la fine ufficiale dell’adolescenza, anche se appunto molti tra gli studenti che lo affrontano sono già maggiorenni, si è materializzato con puntualità, così come per i ragazzi che lo affrontano si concretizzeranno, dopo le inevitabili tensioni di questi giorni di preparazione, la scelta della Facoltà Universitaria e della stessa Università da frequentare, ammesso e con concesso che (come nel caso di Medicina e Chirurgia) sia facile accedervi. Per molti ragazzi, tuttavia, c’è già stata la scelta di non proseguire oltre a studiare libri, magari anche alla ricerca di un assai improbabile lavoro. Ma questi saranno discorsi da affrontare diciamo a metà luglio.Ora resta lo scoglio dell’Esame di Stato. In una giornata che si annuncia di caldo appiccicoso, senza particolari incidenti e senza problemi, i candidati si sono presentati davanti ai portoni d’ingresso degli Istituti per la prova d’Italiano, che tradizionalmente apre le danze. Abbiamo sentito tra i ragazzi una generale tensione, ma nessuna scena drammatica. C’è netta la percezione che si tratti di un momento importante, ma per quanto si è visto, tutti sembravano in grado di reggere la sfida.