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Benevento – Un possesso palla cospicuo ma sterile. La Forza e Coraggio non può certo trarre consolazione per aver avuto la sfera tra i piedi molto più del Ponte. Quello è un dato che non porta punti, o almeno ne porta uno solo, frutto del pareggio maturato al momento del triplice fischio.

Abbiamo tenuto palla per 89 minuti, più di questo non so proprio cosa dire“, commenta Antonello Mauro nel post partita, “avevo chiesto ai ragazzi delle risposte, sapevano come il Ponte avrebbe interpretato la gara, difendendosi e ripartendo. Ai punti avremmo meritato di vincere ma questo non basta di certo per ottenere il successo“.

Pochi tiri verso la porta di Possemato hanno finito inevitabilmente per incidere sull’esito dell’incontro: “Non possiamo buttare la palla in avanti, dovevamo andare sugli esterni ed essere pazienti. La chiave poteva essere creare degli uno contro uno, visto che loro erano chiusi. Dovevamo creare superiorità numerica, me lo aspettavo da quei ragazzi che nelle loro corde hanno lo spunto per saltare l’uomo“.

Ha provato a cambiarla dalla panchina, gettando nella mischia tre volti nuovi tutti insieme: “Non vedevo quello che chiedevo e ho provato a cambiare. Ho cercato di mettere tre giocatori freschi, eravamo diventati sterili e prevedibili”.

Il calendario, infine, non aiuta di certo la Forza e Coraggio. Montesarchio in trasferta e Grotta in casa, avversari ostici da affrontare con ben altro piglio. “Mi preoccupano soprattutto i miei“, ha concluso Mauro, “l’avversario non ci ha messo sotto ma tenere la palla non basta. Serve qualcosa di diverso, serve la voglia di vincere e la consapevolezza di cercare la giocata che possa fare la differenza“.