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Benevento – “Siamo allo scontro con l’Amministrazione Mastella sulla vicenda mensa scolastica”.  Il segretario generale della CGIL, Rosita Galdiero, affida ai social il suo disappunto, tramite un post su Facebook, sulla vicenda mensa scolastica:
“A nulla è servito l’incontro del 12 luglio u.s., dove come sola CGIL avevamo ribadito che sulla questione mensa, per noi era fondamentale il mantenimento di tutti i livelli occupazionali.
Oggi viene pubblicato il bando, che non solo non prevede la salvaguardia dei livelli occupazionali ( vedi articolo 30 capitolato), ma non rispetta nemmeno le leggi dello Stato italiano in termini di appalti, facciamo riferimento al dlgs del 19/04/2017 n.56.
Pertanto, invitiamo il Sindaco Mastella ed i suoi pseudo collaboratori a leggere almeno le norme dello Stato Italiano, loro dovrebbero essere i primi a rispettarle.
Chiaro che la sorte dei lavoratori non interessa né al Sindaco nè ai suoi collaboratori”. #noncirestacheprotestare #avantidiritti

Sull’argomento è intervenuto anche il segretario generale aggiunto della Uil Avellino/Benevento, Fioravante Bosco, e il segretario generale della Uiltucs Avellino/Benevento, Mario Dello Russo. “Prendendo atto della gara indetta dal comune di Benevento per l’affidamento della mensa scolastica per i prossimi due anni scolastici e della nota del sindacato Cub, tengono a precisare quanto segue:

  1. in data 12 luglio 2017 la riunione dei segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil col sindaco della Città di Benevento, Clemente Mastella, verteva sui problemi dello sviluppo e sulle tante questioni irrisolte ereditate dalla precedente amministrazione Pepe: dissesto finanziario, opere pubbliche abbandonate, decoro e pulizia della Città, trasporto locale, parcheggi e viabilità, problemi del personale comunale, evasione tributaria. Naturalmente, siccome la segreteria della Cgil Galdiero pose il problema della mensa scolastica, si parlò a lungo anche di tale vertenza;
  2. non c’è stato alcun avallo da parte di Cgil, Cisl e Uil a far si che venisse pubblicato un bando che non contenesse la cosiddetta clausola sociale per la riassunzione dei circa 50 dipendenti, già precedentemente impiegati in tale appalto.
  3. “A seguito di tale riunione – affermano Bosco e Dello Russo – furono prodotte delle dichiarazioni su stampa e tv locali dalle quali si può evincere la bontà delle nostre tesi. Ora valuteremo se presentare ricorso al Tar Campania, atteso che il mantenimento in servizio dei lavoratori della mensa scolastica è un diritto sacrosanto sul quale non si può neppure discutere”.