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Montesarchio (Bn) – L’ospite più atteso per una giornata all’insegna della fede e della giustizia. Federico Cafiero de Raho non poteva mancare all’appuntamento nel giorno della festività di San Pio che si è tenuta nella chiesa della Purità di Montesarchio, guidata da Don Giancarlo D’Ambrosio. Il procuratore nazionale antimafia non si è fatto attendere, ha preso parte alla cerimonia iniziale che si è tenuta alle 17,30 e poi ha preso la parola per dare la sua testimonianza sul tema “Il Bene: la nostra speranza”. E l’accoglienza è di quelle da ricordare perchè scandita dai fragorosi applausi della folla presente.

Il bene è speranza e nasce dall’unione della Fede e della Giustizia. Si tratta di due elementi importanti in un periodo nel quale l’attenzione deve essere tenuta sempre al massimo per non farsi sopraffare dalla criminalità. Sono contento di aver preso parte a questa cerimonia, perchè è importante testimoniare esempi come quelli di Falcone e Borsellino, ma portare alla luce anche le figure di personalità che hanno regalato la propria vita pur di perseguire degli obiettivi: quelli della verità e della giustizia. Mi vengono in mente tante altre persone, ma mi va di citare quello del magistrato Rosario Livatino, del quale è da poco passato l’anniversario di morte (il 21 settembre del 1990, ndr). La fede può aiutare tanto ma serve anche una giustizia che deve essere forte e non deve piegarsi mai“.

Un concetto questo che viene ripetuto anche quando il discorso passa ad affrontare il tema dei giovani.

Ai ragazzi dico di non aver paura, di non piegarsi mai davanti ai soprusi e difendere la giustizia con tutte le proprie forze. Bisogna crederci fino alla fine“.

Un discorso accorato, fatto davanti a tanti fedeli, curiosi e personalità civili e militari. In tanti non hanno voluto mancare l’appuntamento con Cafiero De Raho. Dai più alti gradi della Polizia passando per quelli dei Carabinieri fino alla Guardia di Finanza. Presente il Prefetto Cappetta, il procuratore Policastro, il sindaco di Montesarchio, Aldo Damiano che ha fatto gli onori di casa e il sindaco di Benevento, Clemente Mastella.

Una giornata che si sicuro ha lasciato un segno, ha fatto riflettere per parole che sono arrivate all’orecchio come un segnale di speranza.