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Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma della Bo Industries, in risposta alla diffida del sindaco di Benevento, Clemente Mastella.

Con nota del 26 settembre scorso, avente protocollo n. 102888, avente ad oggetto “monitoraggio ambientale nell’area industriale di Ponte Valentino (zona ASI) del comune di Benevento – rif. Accertamento ARPAC prot. Comune di Benevento n. 102827 del 26/09/20023”, Codesto Ente Territoriale ha diffidato la BO INDUSTRIES a “procedere alla redazione ed applicazione di un piano di gestione degli odori ed eventuali accorgimenti impiantistici ispirati alle migliori tecniche disponibili per la prevenzione della produzione e mitigazione egli odori” “anche adottando i necessari provvedimenti, al fine di garantire il rispetto della normativa vigente a salvaguardia dell’ambiente e della salute pubblica”.

Tale diffida è stata formulata sulla base degli esiti degli accertamenti eseguiti presso la zona ASI di Ponte Valentino dall’APRAC riportati nella nota citata in oggetto n. 102827 de 26/09/20023.

Ciò posto, ferma la determinazione della società “BO INDUSTRIES” ad attivare ogni accorgimento utile “per la prevenzione della produzione e mitigazione egli odori”, deve rilevarsi che gli esiti degli accertamenti richiamati nel provvedimento emesso dalle SS.VV. non individuano affatto una condizione di inquinamento odorigeno riferibile alla “BO Industries” e, comunque, il superamento di limiti imposti dalla Iegge ed, in particolare, dall’art. 272 bis del D.lgvo 152/2006.

Pur volendo prescindere da ogni considerazione in ordine alle modalità attraverso le quali è stato effettuato il monitoraggio, ovvero, in un’area meramente contigua allo stabilimento gestito da questa società, caratterizzata dalla presenza di numerosi altri impianti, e dal processo selettivo che ha caratterizzato la scelta dei luoghi da monitorare, gli esiti del monitoraggio non hanno consentito di individuare alcuna violazione delle vigenti disposizioni in materia di tutela odorigena a ca la “BO lndustries”, come chiarito agli stessi accertatori nelle conclusioni della relazione. Condizione    che,    evidentemente,    rende    difficile l’attuazione di un programma di contenimento ancor più rigoroso di quello già attuato nell’ambito di un’attività che tratta prodotti di origine animale e, pertanto, necessariamente caratterizzata da dispersione odorosa.

L’indagine preliminare è stata effettuata mediante installazione di radielli passivi a simmetria radiale in vari punti della ZI ASI, tra cui anche nei pressi della società “BO Industries”, dal 07/07/2023 al 19/07/2023, dal 09/08/2023 al 21/08/2023 e dal 21/08/2023 al 29/08/2023 allo scopo di individuare le cause di odori presenti nella Z.I.

Gli esiti di tali accertamenti hanno consentito di individuare nell’idrogeno solforato (H2S) il composto responsabile delle molestie olfattive denunciate dai residenti nelle aree attigue.

Nella relazione è stato specificato che tale composto è caratterizzato da una soglia di percezione olfattiva di 0,3 gg/m 3 (microgrammi) e che a 7 pg/m3 la quasi totalità dei soggetti esposti riesce a percepire un odore simile ad uovo marcio presso la fonte della esalazione odorosa.

Quanto alla società “BO Industries”, nei pressi dello stabilimento sono stati rilevati i seguenti valori di H2S all’esito dei tre campionamenti eseguiti:

n. campione Parametro Risultati (g g/m3)
2 — RAD 130 OU803 H2S 12,58
3 — RAD 170 OK004 HzS 8,38
3 — RAD 170 OK004 H2S 10,1

 

Anche gli esiti delle indagini di Olfattometria Dinamica sono significativi di una corretta gestione delle emissioni atmosferiche in quanto i valori riscontrati nei pressi di “BO Industries” sono stati di 149 OUE/m3 I, ovvero, un valore ben inferiore a quello rilevato presso l’abitazione del sig. Lo Russo sita alla ss 9 bis (km 4). Circostanza che consente di escludere che l’azienda sia la fonte degli odori molesti.

Allo stesso modo le misurazioni effettuate mediante analizzatore portatile il 18 settembre 2023 hanno evidenziato presso “BO Industries” valori inferiori 7 gg/m3, ovvero, la soglia di rilevamento odoroso tipico di “uova marce”.

D’altronde, la stessa ARPAC nelle conclusioni ha individuato, sulla base di considerazioni meramente ipotetiche, la “BO industries” quale sorgente meno intensa rispetto ad altre attività ricadenti in zona ASI.

All’uopo è opportuno evidenziare che nella nota sono stati indicati altri siti produttivi che hanno evidenziato valori leggermente superiori di quelli determinati nei pressi del Nostro Stabilimento senza che gli stessi abbiano subito la stessa esposizione mediatica.

L’Assoluta irrilevanza inquinante degli esiti degli accertamenti eseguiti dall’ARPAC hanno trovato conferma. Infine, negli esiti delle analisi commissionate in data 22/09/2023 di concentrazione degli odori. Dal rapporto di prova n. OLF_293_23 del 25/09/2023 è emerso che sono presenti lievi concentrazioni di odori, che non determinano minimamente le problematiche odorigene presenti in zona ASI.