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Benevento – Ancora una volta un invito a guardare la realtà dei fatti senza la lente del pregiudizio. Don Nicola De Blasio ha detto la sua sull’episodio di cronaca avvenuto sabato scorso presso il dormitorio della Caritas in via dei Longobardi.  Una donna, in evidente stato di ebbrezza, ha cercato di entrare a tutti i costi nella struttura ma è stata allontanata  dal custode. Da qui la sconsiderata reazione della donna che alla fine ha anche aggredito gli uomini delle Forze dell’ordine che cercavano di riportarla alla ragione.

Ecco, messa in questi termini, – ha spiegato don Nicola – la vicenda non potrebbe essere più banale. Ma le cronache hanno voluto riportare a tutti i costi anche la nazionalità della donna, una nigeriana, e si è scatenato il putiferio. Quella puntualizzazione sulla provenienza geografica, sostiene don Nicola, non può che rafforzare antichi ma sempre potenti pregiudizi. Qualunque donna al mondo, a prescindere dalla nazionalità, sotto i fumi dell’alcool può esibirsi in qualche sciocchezza.

Don Nicola, che della Caritas beneventana è direttore, solidarizza con il custode e con le Forze dell’Ordine ed invita tutti a ragionare con serenità sulle cose e a non lasciarsi trasportare. Ad Anteprima 24 ha affermato: “Non è successo nulla di preoccupante. Questa ragazza era ubriaca.  Questa è la povertà, chi è in condizione di disperazione arriva anche a questi gesti. Sono i frutti della disperazione”

La ragazza, sottolinea il parroco, era già da 15 giorni nella struttura di via Dei Longobardi e non aveva mai dato determinati segnali: “Sono dispiaciuto per lei. Ora sarà mandata a casa. Lei scappava dal suo paese d’origine e da un passato non affatto semplice”