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Un’occasione persa che sfiora quasi la brutta figura. Un consiglio comunale è momento sacro, è quello nel quale c’è la possibilità di mettere sul tavolo tutti i dubbi e le critiche nei confronti di un’amministrazione che sta operando, bene o male che sia. Il tutto nel rispetto delle persone che hanno votato e chiesto a questi candidati di avere un ruolo di supervisori dell’amministrazione del bene comune. Sedie vuote nell’aula consiliare di Vitulano nel giorno del Consiglio.

Disertare il consiglio comunale significa tradire il voto dell’elettorato e soprattutto significa non voler ascoltare la risposta di un’amministrazione sollecitata più volte per ammanchi e buchi di bilancio. Ecco, in un botta e risposta, la minoranza ha deciso di lanciare la prima e non permettere che ci fosse la seconda. Sinceramente poco democratico.

Esprimo profondo rammarico – così ha esordito il sindaco Scarinzi durante l’intervento in cui si è parlato dell’approvazione del bilancio – per il comportamento della minoranza che ha disertato in un momento fondamentale. Le questioni vanno affrontate a viso aperto in questa sede e non attraverso dibattiti attraverso chat e social nei quali vengono dichiarati buchi di bilancio e cifre esagerate. Posso rassicurarli, il nostro è un bilancio sano e solido. Si sono preoccupati per la questione della casa per anziani. Bene, possono stare tranquilli, la transazione è stata avvia e la questione è stata risolta a zero. Il Comune rinuncia ai canoni e questo va a bilanciare ciò che l’impresa ha investito per i lavori. Avremmo voluto dirglielo oggi di non preoccuparsi degli oltre 660mila euro di cui hanno parlato. Queste è solo una delle storie che la minoranza ha utilizzato, alcune volter anche attraverso talpe che spulciano e girano documenti. Speriamo in un metodo di confronto politico diverso. C’è stata una calma apparente all’inizio, poi è esplosa una recrudescenza antica. Ormai non c’è più dibattito nell’aula consiliare ma attraverso esposti in Procura e ricorsi anonimi. Poi si scontrano con la realtà che dice ben altro. C’è sempre uno zampino che alimenta accuse. Invito a dismettere questi atteggiamenti, a vivere il comune e comprendere le carte senza affidarsi a talpe che spesso non le capiscono e le passano sottobanco. L’avversario non si elimina per via giudiziaria”.