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“Con l’approvazione dell’aggiornamento del contratto di programma 2017-2021 tra Mit ed Rfi, tra le osservazioni è stata accolta una mia proposta recante l’obiettivo di tutelare i posti di lavoro afferenti al comparto manutentivo ferroviario del Paese”.
Così in una nota la senatrice del M5S Sabrina Ricciardi, componente della Commissione Trasporti a Palazzo Madama. 
 
“L’elettrificazione delle tratte, così come più volte in precedenti occasioni ho avuto modo di sottolineare, potrebbe mettere a rischio il futuro di 120 lavoratori dell’indotto sannita. Gli impianti di manutenzione dei treni alimentati col diesel, in molti casi, non detengono le competenze materiali o immateriali per la gestione manutentiva dei mezzi di trazione che adoperano una tecnologia elettrica. Pertanto, la mancata riconversione alla tecnologia elettrica, o all’ibrido “diesel-elettrico”, potrebbe ingenerare problematiche di ambito occupazionale, qualora questi impianti non dispongano dei fondi necessari per questo genere di investimenti”.
“Pertanto, – prosegue la Ricciardi – al fine di salvaguardare i livelli occupazionali del personale preposto alla manutenzione dei mezzi di trazione circolanti sulle linee nazionali non elettrificate, abbiamo richiesto ai soggetti gestori la possibilità di destinare specifiche risorse alla formazione del personale e per l’adeguamento dei macchinari e delle attrezzature alla tecnologia elettrica, ovvero alla tecnologia ibrida diesel-elettrica, se funzionale alle eventuali opere di velocizzazione ed elettrificazione delle linee ferroviarie in oggetto. Questo provvedimento potrebbe riguardare gli addetti di tutte le tratte nazionali prossime all’elettrificazione, come ad esempio la linea Roccaravindola-Isernia-Campobasso o la Benevento-Avellino-Salerno”.