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Benevento – “Questa Mostra si propone di accompagnarsi all’interno della cultura greca tra opere classiche insigni utilizzando con il linguaggio artistico e la capacità visionaria di un grande Maestro della pittura contemporanea”. Lo ha dichiarato il direttore del museo Arcos Ferdinando Creta nell’inaugurare una nuova mostra nello spazio museale  della Provincia. 

Presente questa mattina anche il vice presidente della Provincia Antonio Capuano, con i curatori Francesco Creta, Italo Mustone e Andrea Loria. Gran folla per una Mostra d’eccezione e di grande impatto che raccoglie nelle ampie Sale dei Sotterranei di via Borgia numerose opere del Maestro siciliano. Si tratta di un viaggio che ripercorre, con uno straordinario accostamento, la produzione artistica classico fino al contemporaneo, ma avendo al centro i miti della classicità. Il tutto nel particolare contesto del Tempio egizio di Iside che sorgeva a Benevento e i cui reperti fanno da fondale straordinario fondendo culture e momenti diversi della storia che si è dipanata nell’area del Mar Mediteranneo. Un percorso che si fonda sulla classicità greca che l’artista di Agrigento conosce bene per la frequentazione sin da bambino del cuore della Magna Grecia. Il messaggio che Vizzini porta avanti, ha spiegato ancora Creta, è quello di costruire: “un dialogo ed un nuovo rapporto nella cultura greca  con il suo linguaggio artistico lo ristruttura e lo ripropone. E’ innamorato del mito e in questa mostra non fa altro che celebrare il mito”. 

Questo 2023 sarà un anno intenso dal punto di vista della produzione di Arcos: è quanto ha assicurato il direttore Creta: “stiamo ragionando con la Provincia per favorire il supporto finanziario”.