- Pubblicità -
Tempo di lettura: 4 minuti

Dopo la sconfitta di Taranto nel recupero di campionato disputato in settimana, il Messina torna a giocare in casa. Domani al “Franco Scoglio” la formazione di Giacomo Modica riceverà la visita del Benevento di Matteo Andreoletti. Il tecnico della compagine siciliana si aspetta una reazione dai suoi ragazzi, come ammesso nella conferenza stampa di presentazione.

Benevento – “Ha una identità precisa, ha qualità e gioca un buon calcio, i 22 punti dimostrano che sono una squadra importante per la categoria. Nel recente passato hanno fatto la serie A e la B, hanno organizzazione. Mi aspetto una reazione dai miei, dobbiamo contrapporci a una squadra forte, che ha qualità e dovremo essere bravi a mettere da parte Taranto perché ogni partita fa storia a sé. Abbiamo avuto poco tempo, come spesso ci capita, dal 5 ottobre non ci alleniamo come si deve causa forza maggiore, però dobbiamo essere convinti e convincenti anche per chi ci viene a vedere. Non è passato molto tempo dalla bella prestazione di Crotone, segno di una squadra che alterna cose bene a cose meno belle. Dovremo prenderla subito nel verso giusto perché poi potrebbe diventare un problema far giocare gente che ha qualità, dovremo affrontarla con quello che abbiamo in questo momento, ovvero ritmo e intensità”.

Serenità – “Loro inizialmente avevano prefissato traguardi e obiettivi importanti e stanno mantenendo l’iter del loro progetto. Mi fa piacere per loro ma non è che noi non dormiamo, abbiamo sbagliato Taranto ma avevamo fatto cose importante a Crotone. A tratti ci si esalta, in altri ci si deprime, dobbiamo trovare il giusto equilibrio e cercare di compattarci per quello che deve essere il nostro campionato, progettato per fare una bellissima figura e per non arrivare all’ultima giornata per evitare i play out. Dobbiamo divertirci attraverso il lavoro e il gioco, fino ad ora ci siamo riusciti solo a tratti. Non vendiamo fumo, lo abbiamo sempre detto che si sarebbero stati momenti diversi. In questo gruppo ci sono tanti giocatori che arrivano da categorie inferiori, serve pazienza e non so quanta ce ne sia”.

Gruppo –  “La squadra sa di non aver fatto bene, ne è consapevole come lo sono io. Abbiamo avuto 48 ore per leccarci le ferite e per vedere dei filmati, per capire dove abbiamo sbagliato. Non è stato un problema di formazione o di modulo, sempre in undici si entra in campo, il problema è come si occupano gli spazi. Abbiamo sbagliato qualcosa ma la formazione la rifarei di nuovo, era quella adatta per quel tipo di partita. Quando Luciani si è fatto male le cose sono cambiate. Ci abbiamo provato, non è mio costume ma ritenevo fosse la partita adatta considerando che giocavamo ogni tre giorni e che mi volevo cautelare sulle palle alte. E’ stata una scelta, purtroppo è andata male avendo fatto 25 minuti bruttissimi. Dopo la gara è diventata proibitiva, ma adesso dobbiamo andare avanti perché nel calcio non finisce tutto”.

Condizione – “Zammit ha qualità, ha bisogno di capire la lingua e i nostri movimenti. Lo aspetto, non so se possa essere o meno la sua partita, sto valutando. Fa parte della rosa e lo tengo in considerazione, ma avanti ho sempre avuto alternative importanti. Deve mettersi a disposizione di una squadra che sta bene, 48 ore non cambiano l’aspetto fisico ma possono incidere sull’aspetto psicologico. Proprio per questo dobbiamo reagire consapevoli che arriverà una squadra importante, che arriva da dieci risultati utili consecutivi ma, per la legge dei grandi numeri, prima o poi dovrà esserci una battuta d’arresto e speriamo sia qui”.

Scelte – “Dobbiamo mettere dentro la squadra più adatta da contrapporre al Benevento”.

Luciani – “Mi hanno detto che sta bene, ha avuto una leggera contrattura e stamattina si è allenato dopo aver fatto gli esami. E’ tutto ok, ma qui non siamo al Bambin Gesù perché quegli infortuni fanno parte del suo passato e sono nella sua testa. Lo stimo molto ma mi ha fatto cambiare una miriade di cose alzando bandiera bianca. Sono un po’ arrabbiato, ci sono momenti in cui bisogna stringere i denti, ma va perdonato perché quando si accusa qualche problema è giusto rispettarlo”.