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“Non riesco a darmi pace, sono disperato”. Sono le prime parole pronunciate da Loris Cocca, il cuoco 33enne originario di San Marco dei Cavoti che è accusato di aver travolto e ucciso il giovane Mattia, un diciannovenne del posto che stava girando su un monopattino per le strade di Moena, nota località turistica del Trentino Alto Adige. Come si legge dalle pagine del Corriere del Trentino, il sannita non avrebbe prestato soccorso allo sfortunato Mattia che sarebbe poi deceduto pochi attimi dopo.

Secondo gli avvocati Saracino e Vermillo, Loris era frastornato e non è riuscito a pensare razionalmente a quanto accaduto, recandosi sul posto di lavoro dove è stato poi raggiunto dai Carabinieri che hanno eseguito il fermo e lo hanno condotto in caserma, sottoponendolo al test alcolemico: per lui tasso ben oltre il limite (1,57/1,60), per tali ragioni l’uomo è accusato di omicidio stradale aggravato dalla fuga e dallo stato di ebbrezza. 

“Alla guida era sobrio”, ha dichiarato l’avvocato difensore “aveva solo bevuto una birra prima di andare al lavoro”. La sua auto, una Ford Focus grigia, è stata sottoposta a sequestro per i rilievi del caso mentre la patente gli è stata ritirata. Decisivo il ritrovamento, da parte del vicesindaco e comandante dei Vigili del Fuoco di Mazzin (Tn) Fausto Castelnuovo, della targa dell’auto di Loris Cocca, che dopo l’impatto era volata via sotto un guardrail. E’ stato un gioco da ragazzi risalire all’identità di chi ha investito Mattia. 

Foto tratta dall’edizione odierna del Corriere del Trentino