Castelvenere (Bn) – Sarà caratterizzata da un dialogo tra artisti alla prima esperienza e “veterani”, lontani dal circuito delle gallerie da almeno un decennio pronti a rimettersi in gioco, la prossima mostra “Everything is possible” della galleria Mondoromulo Arte Contemporanea di Castelvenere.
La mostra, a cura di Marco Amore e di Art Motel, progetto ideato da Dario Molinaro e Lucia Cataleta, aprirà il 12 febbraio e sarà visitabile presso la sede della galleria, in via Sannitica 169, Castelvenere, fino al prossimo 12 marzo.
Sia la galleria sannita che Art Motel, progetto curatoriale dalla forte connotazione laboratoriale,hanno come obiettivo quello di affiancare all’esposizione di nomi di acclarato prestigio un’intensa attività di scouting, indispensabile a lanciare sul mercato artisti ancora emergenti, con idee chiare e progettualità interessanti.
Per la collettiva il duo ha selezionato tre artisti emergenti alla prima esperienza in galleria, proponendo una linea curatoriale che non fa distinzione tra disegno classico e disegno contemporaneo. Un’ idea di disegno a 360°, espressa in modo personale dagli artisti in mostra: il pittore messicano, Enzo Huracan, il fumettista, Emanuele Cantoro e la pittrice, Ilaria Piccirillo, che si confronterà anche con la scultura, partendo proprio dal disegno.
«Una collaborazione che volevo da tempo», dichiara il gallerista, Flavio Romualdo Garofano «e che incarna perfettamente i principi su cui si fonda il mio progetto espositivo».
Il curatore della galleria, Marco Amore, parla di un’esposizione molto interessante sia per mezzi espressivi che per materiali adoperati che, nonostante l’eterogeneità dei lavori, sviluppa un discorso comune, scandito dal ricorso all’adynaton e alla critica sarcastica.
Gli artisti in mostra: Chiara Benzi, BIODPI, Emanuele Cantoro, Andrea Gulino, Enzo Huracan, Nuru B, Ilaria Piccirillo, Vacon Sartirani, Salvatore Troiano, Dario Vaccarella.
Nell’esposizione si passa dalla scultura al fumetto, dal disegno all’illustrazione, dalla fotografia all’animazione fino ad arrivare all’uso della lana. Una proposta trasversale che mette in dialogo artisti molto diversi tra di loro, con in comune un maturo e riconoscibile utilizzo del segno che accompagna la narrazione di storie del proprio quotidiano.