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Sant’Agata de’ Goti (Bn) – Era arrivato in Italia dal Gambia, inseguendo la stella cometa del lavoro e di una vita migliore. Ma nel Sannio ha trovato una morte assurda, investito da un treno a soli 19 anni. E da questa mattina la sua salma riposa nel cimitero comunale di Sant’Agata de’ Goti.

La sera del 12 dicembre Muhammad Lamin era stato investito da un Frecciargento mentre percorreva a piedi i binari della tratta ferroviaria che collega Dugenta con Valle Maddaloni. Da quella sera, la sua salma riposava presso l’obitorio dell’ospedale “Rummo” di Benevento da dove questa mattina è stata trasportata presso la moschea di Paupisi. Da lì, poi l’ultimo viaggio, verso il cimitero di Sant’Agata de’ Goti dove è stato tumulato. Ad accompagnarlo molti ragazzi dei centri di accoglienza “Damasco”.

Eppure Muhammad Lamin non era residente nel Sannio. Sembrerebbe che la sua destinazione fosse la Calabria e solo per una serie di fatalità la sera del 12 dicembre si era ritrovato a Dugenta, dove assieme ad un altra persona, di origini maliane, aveva deciso di raggiungere a piedi Napoli. I centri Damasco, dopo aver ospitato il ragazzo di 24 anni in stato di shock che a differenza di Muhammad era riuscito ad evitare il treno in corsa, si era impegnati per riportare la salma del giovane deceduto in Gambia. Infine la decisione, condivisa con la famiglia Lamin, di seppellirlo in Italia.

L’amministrazione del Consorzio Maleventum dopo la tragedia – spiegano dal centro di accoglienza – nonostante non vi era nessun rapporto con il giovane deceduto, di sostenere tutte le spese per trasportare la salma in Gambia, così come fatto con altri due cittadini africani deceduti durante la permanenza in terra sannita. Poi, d’accordo con la famiglia d’origine, residente in Africa e contattata dal Consorzio Maleventum, si è deciso di tumularlo in Italia, nazione in cui aveva deciso di vivere e cercare fortuna. ieri abbiamo ricevuto la telefonata del console del Gambia in Italia per ringraziarci dell’interessamento e questo ci ha onorato“.

 

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