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Benevento – E’ una vera e propria “Chiamata alle arti” quella che è stata proposta oggi al Museo del Sannio di Benevento. Il gioco di parole sulla ben più nefasta “Chiamata alle armi” è stato lanciato da Art bonus, Società partecipata del Ministero dei Beni culturali, per sottolineare come sia previsto dal nostro ordinamento un credito di imposta, pari al 65% dell’importo donato, a chi effettua erogazioni liberali a sostegno del patrimonio culturale pubblico italiano. 

Dunque, si può diventare tutti dei Mecenate, il grande finanziatore della cultura in epoca della Roma “Caput mundi”: lo slogan e la parola d’ordine oggi sono i seguenti: “Mecenati di oggi per l’Italia di domani”. Una buona parte del nostro Prodotto Interno lordo nasce dalla gestione dei beni culturali; ma si può fare ancora meglio ed ancora di più e peraltro si può impedire la dispersione di un patrimonio culturale che non ha eguali nel mondo.

La splendida “bellezza” italiana, fatta di cultura, di beni archeologici, artisti, storici, di libri antichi, pergamene e quant’altro, richiede un immenso investimento di denaro pubblico che oggi non è più possibile con le disastrate casse statali. Possono dunque intervenire i privati per far fronte alle carenze dello Stato. E’ in sostanza questo il senso e lo stesso appello promosso dalla Regione Campania – Unità Operativa per la  Promozione e valorizzazione Musei e biblioteche con un evento che ha avuto il patrocinio della Provincia di Benevento, fondatrice e titolare del più importante Museo del territorio, appunto il Museo del Sannio.

A cura di Mediateur, la Società cui la Provincia ha affidato la gestione di alcuni servizi culturali, nella Sala “Gianni Vergineo” e si è discusso del “Fundraising per la cultura” per la 14^ edizione di Museinforma. Questa iniziativa, che ovviamente al Nord è già una bella realtà e che al Sud stenta decollare, vuole essere il modo per promuovere la valorizzazione dei nostri Istituti e poli culturali coinvolgendo Fondazioni, Società private, Associazioni.

Gabriella Gomma, responsabile della Gestione dei Musei della provincia, che ha portato i saluti del Presidente Claudio Ricci, ha ricordato le iniziative promosse dall’Ente per garantire la sostenibilità e valorizzazione del sistema museale e dei giacimenti culturali locali, ed ha auspicato che, nel contesto della invero confusa situazione legislativa in materia, si sviluppi una migliore pratica del Fundraising, che poi letteralmente significa: “ricerca di fondi”.

E proprio questo è il vero problema: occorrono professionalità ed esperienza per gestire questo tipo di approccio. E davanti ad un pubblico assai attento, selezionato e soprattutto numeroso (la più bella sorpresa della mattinata) ne hanno discusso dei veri e propri esperti,. Molto interessante è quello che hanno detto soprattutto Carolina Botti di ALES Spa – Direttore Referente Art Bonus per il Mibact e Massimo Coen Cagli, direttore della Scuola di Fundraising di Roma, che hanno spiegato come e cosa fare per sollecitare il privato ad investire in cultura. 

La Regione Campania, come ha sottolineato il funzionario Federico Lo Molino, non mancherà di dare il sostegno a questa pratica che è stata definita ” “strategicamente importante” per la nostra cultura e per richiamare nei nostri piccoli e grandi centri animatori culturali, turisti, amanti delle cose d’arte.

E’ intervenuto Luciano de Venezia, Progettista culturale / Marketing & communication manager, “La comunicazione come leva strategica per il fundraising culturale” che ha rimarcato: ” Occorre aprirsi al territorio e lavorare  non solo sulla quantità del pubblico ma sulla qualità”.

De Venezia ha rimarcato come occorre ottenere il contatto con la Società: “La ripresa di contatti con la comunità locale è importante. Il Museo ha sopratutto valore civico e deve essere percepito non solo da chi lo vive quotidianamente. Occorre ricercare nuovi servizi per attrarre nuovo pubblico”.

Il progettista ha sottolineato: “Lo standard dei musei moderni è quello del museo quotidiano, un’opportunità di incontro, di dibattito. Stiamo lavorando per la normalità quotidiana”.

Presente oltre alla senatrice Danila De Lucia anche la professoressa dell’Università del Sannio, Rossella Del Prete.