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Benevento – Nell’ultima settimana uno dei timori più diffusi tra i tifosi beneventani ha riguardato la possibilità di vedere il Ciro Vigorito invaso da sciarpe azzurre. La motivazione è ascrivibile alla giornata giallorossa indetta per l’occasione, che ha spinto tanti sottoscrittori dell’abbonamento a non usufruire della prelazione per questo match. Ma c’è stato un tempo in cui la struttura di via Santa Colomba è stata davvero la casa del Napoli, almeno momentaneamente. 

Stagione sportiva 2001/02, Napoli allo sbando dopo un’altra retrocessione in cadetteria. Al timone l’improbabile duo Ferlaino-Corbelli, alla guida tecnica l’emergente Gino De Canio, 3400 abbonati ed una squadra zeppa di talenti mai espressi: Saber, Moriero, Stellone, Bigica, Floro Flores e Ciccio Artistico, ma anche i mai dimenticati per l’imbarazzo Sesa, Roccati, Pavon, Quadrini, Bocchetti e Gragnaniello e tre ex giallorossi (Ciro Caruso, Massimo Russo e Gigi Malafronte).

Annata iniziata male, finita bene ma non benissimo. Un quinto posto ottenuto dopo una scalata iniziata da Benevento. Si, proprio dall’impianto di via Santa Colomba iniziò la remuntada azzurra. San Paolo inagibile per problemi strutturali, una gara a Cava de’ Tirreni (scialbo 0-0 col Cagliari) poi otto gare casalinghe presso l’attuale “Ciro Vigorito”, un amuleto per i colori azzurri: zero ko, quattro vittorie e quattro pari. L’esordio fu contro la Sampdoria guidata in avanti dall’attuale secondo di De Zerbi, Davide Possanzini, spettacolari i successi contro il Palermo (3-2) e contro il Cosenza (4-2 con rete dell’ex mai dimenticato Carmelo Imbriani). Domani di fronte ai partenopei ci sarà proprio il Benevento, che giocherà in casa e proverà a spaventare i mostri di Sarri in un clima del tutto diverso.