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di Daniele Sauchelli, Augusto Serino e Fabio Tarallo

Benevento – Natale è arrivato puntuale, lui all’appuntamento non è voluto mancare neanche in un 2020 da dimenticare. E’ arrivato ma non sembra lui. Niente brindisi, niente abbracci e sorrisi timidi, nascosti dietro una mascherina.

L’atmosfera è questa ed era inevitabile. La pandemia ci tiene ancora prigionieri e le regole ci impongono comportamenti che potrebbero apparire opprimenti. Eppure lo sapevamo tutti che non sarebbe stato Natale nel vero senso della parola. Lo dovevamo alle migliaia di vittime, a chi un posto a tavola è stato costretto a lasciarlo e non perché spinto da un decreto.

C’è una guerra da combattere, un obiettivo da conquistare e una volta centrato torneremo alla nostra normalità. Torneremo a riempire le strade e le piazze, a fare baldoria con gli amici, ad alzare al cielo i calici in nome dell’ennesimo brindisi. Torneremo ad essere felici e molti, magari, lo avranno chiesto idealmente nella loro letterina indirizzata a Babbo Natale.

E’ stata un vigilia sobria, trascorsa nell’attesa tra le mura di casa, tra gli affetti più cari e il sorriso dei bambini. E’ stata una viglia segnata dal dolore e dal rispetto e Benevento, in questo senso, ne è uscita promossa a pieni voti. Ieri sera, dopo la mezzanotte, la città è apparsa spenta, illuminata flebilmente dalle luci natalizie. Benevento ha risposto alla sua maniera, ha capito e ha dato prova di maturità, in attesa che torni ad essere Natale tutto l’anno. Auguri a tutti voi!