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L’opposizione consiliare a Palazzo Mosti, dopo le primissime reazioni attraverso i social, oggi ha tenuto una conferenza stampa nelle sale delle Commissioni, all’ultimo piano del ‘palazzo di Città’, per esplicitare il proprio pensiero e intendimento in merito all’emergenza idrica sorta con la dichiarazione sindacale di “non potabilità dell’acqua” in alcune zone della città.

In primis e su tutto, va rilevato che la minoranza ha chiesto un Consiglio Comunale ad horas con un solo punto all’ordine del giorno: alla luce dell’ordinanza sindacale n. 118143 del 17.11.2022, verifica delle informazioni disponibili sul fenomeno dell’inquinamento dell’acqua di distribuzione servita dai pozzi di Pezzapiana – verifica delle azioni intraprese dal Comune di Bwnevento e dal Gestore del Servizio Idrico al fine della risoluzione della suddetta grave ed annosa probematica. 

E’ intervenuta, fra i consiglieri presenti Rosetta De Stasio (Prima Benevento): “Questo problema palesatosi in queste ore, è un problema annoso che credo vada avanti dal 2018 e per il quale lo scorso 25 ottobre ho proposto una interrogazione. Scoperto l’agente inquinante tempo addietro è già stato predisposto dalla Regione Campania nel 2020 ha approvato un piano di caratterizzazione per ulteriori accertamenti e per comprendere le ragioni di questo inquinamento e dà al Comune il termine entro 31 gennaio 2021 per attuare questo piano. Ebbene questa attività non è mai cominciata. L’Amministrazione asserisce che non può dare il via al piano di caratterizzazione poiché mancavano i fondi. In proposito, su dati forniti da Altrabenevento, pare che mancassero solo 70.000 Euro. Non voglio nemmeno sottolineare le spese sostenute dal Comune per questioni meno essenziali rispetto a quelle che hanno presentato il conto quest’oggi. E’ quasi inutile sottolineare che alla mia interrogazione sul punto non ho avuto mai risposta”.

Ha detto la sua anche il consigliere Vincenzo Sguera (Azione): “Già in campagna elettorale abbiamo parlato di questa problematica e abbiamo continuato a farlo, ma ad oggi non abbiamo avuto mai risposte. Una questione che va avanti da troppi anni, ma nessuno è intervenuto e più volte è stato chiesto alla Regione e alla Gesesa di aumentare la portata da acqua dal Biferno. Quella che stiamo vivendo è una pagina tragica. Pure le attività commerciali non sanno se chiudere. Chiediamo delle risposte precise da parte dell’amministrazione. Vogliamo subito un Consiglio Comunale in modo tale da risolvere una volta per tutte questa annosa problematica”.

Per chiudere c’è stato l’intervento di Luigi Diego Perifano (Città Aperta): “La richiesta di convocazione ad horas del Consiglio Comunale per il giustificato allarme che c’è in città. Innanzitutto è necessaria una informativa puntuale. In questo momento non ricaviamo le misure dei limiti superati per la potabilità dell’acqua, vi potrebbe essere altro. La prima cosa è stabilire cosa è successo e la seconda è comunicarlo correttamente alla città, la terza è assumere i provvedimenti necessari per fronteggiare questa emergenza che ci auguriamo che duri il meno possibile. Ma il problema di oggi è il problema di ieri e se non si prendono provvedimenti seri sarà anche il problema di domani. Bisogna inchiodare alle proprie responsabilità la Regione Campania, il gestore del servizio idrico che al momento è la Gesesa affinché venga trovata la soluzione che tutta la città sia servita da acqua di fonte del Torano- Biferno. I problemi tecnici si affrontano e si risolvono”. 

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