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Bocciata dal Consiglio regionale campano la ‘mozione Rummo’. Esito d’altronde prevedibile, considerato che l’atto era giunto in assemblea con il sostegno delle sole opposizioni. A presentarlo, infatti, era stato il presidente del gruppo di Forza Italia Armando Cesaro. A sostenerlo, in aula, anche il Movimento Cinque Stelle.

Arrivata alla prova del voto, la mozione è riuscita a catalizzare il voto favorevole di soli otto consiglieri regionali, risultato peraltro inferiore a quello che gli schieramenti di partenza – centrodestra/m5s – avrebbero potuto garantire. Anche in formazione completa, comunque, non ci sarebbe stata storia, considerato che il centrosinistra ha respinto con compattezza (27 voti) la proposta.

Due, di fatto, le richieste di intervento che erano state avanzate nei confronti della Regione.

Da un lato, la delibera prevedeva la sospensione dell’atto aziendale del Rummo – e quindi l’accorpamento tra l’ospedale beneventano e quello di Sant’Agata dei Goti -, dall’altro, si chiedeva di garantire – attraverso l’eliminazione di un passaggio contenuto nel piano ospedaliero – all’interno della macroarea Avellino-Benevento che entrambe le città restino dotate di Dea di II Livello.

Il voto contrario del centrosinistra alla nostra mozione che provava a scongiurare il declassamento del Rummo di Benevento è assolutamente deludente e testimonia il totale disinteresse della maggioranza e del governo De Luca per le aree interne” – ha dichiarato a margine del Consiglio il presidente del gruppo forzista Cesaro.

Naturalmente – ha aggiunto– la battaglia continua perché questo declassamento rischia di avere conseguenze inaccettabili per il territorio sannita ed anche per il Moscati di Avellino che si ritroverebbe ad essere l’unico Dea di II livello su di un territorio di quasi 5000 chilometri quadrati, con aree spesso inaccessibili di inverno o interessate da gravi fenomeni di dissesto idrogeologico e che dovrebbe servire, complessivamente, una popolazione di oltre 700 mila abitanti”.

Delusione anche dalle parti del Movimento Cinque Stelle, con la capogruppo Valeria Ciarambino: “Abbiamo provato a difendere l’ospedale Rummo dallo spezzatino a cui lo ha condannato De Luca con la sua programmazione dissennata, in cui si suddividono reparti su ospedali distanti 55 km e con una pessima viabilità”.

A difendere l’atto del Rummo, tra le fila della maggioranza, l’unico consigliere regionale sannita: il piddino Erasmo Mortaruolo.

Alla maggioranza e al Consiglio – ha dichiarato nel suo intervento – dico che è giusto tenere gli occhi aperti e seguire con attenzione la vicenda. Ma sarebbe sbagliato mettere in discussione un atto aziendale che ci consente di avere, in questo momento, il Dea di II Livello, ovvero un qualcosa che di fatto non c’era più già nel 2015. Cosi come dico che è sbagliato mettere in contrapposizione le strutture di Benevento e Sant’Agata dei Goti”.