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Benevento – Chissà quanti vestiti avrà indossato quel manichino prima di addormentarsi lì, e quante natiche avrà sopportato quella sedia negli anni della sua umile esistenza, quando aveva ancora tutte e quattro le gambe. Tra la vegetazione si fa strada anche uno specchio, triste metafora del degrado imperante. Riflette l’abbandono di questo rettangolo verde compreso tra via Corrado Alvaro e via Carlo Levi, nel quartiere Pacevecchia. Una stella natalizia, un pannello illustrativo di una gelateria, il cofano anteriore di un’auto, svariate casse di legno, taniche di plastica, buste e bottiglie sono solo alcuni dei relitti lasciati morire lì, in un’area divenuta la zona franca degli ‘inzivados’.  

La primavera, ironia della sorte, ha fatto sì che alberi e cespugli nascondessero la vergogna, ma basta dare uno sguardo leggermente più approfondito per notare lo spettacolo indecoroso. Diversi cittadini hanno provato a mettersi in contatto con l’Asia, in un modo o nell’altro, ottenendo risposte vaghe sulle possibili soluzioni da adottare per porre fine allo scempio. E’ il caso di Ugo Del Sorbo, amministratore del Parco San Pio di via Antonio Gramsci, un’altra delle vie che circondano l’area: “Ho provato a segnalare una criticità, ma pare proprio che abbiano risposto lavandosene le mani. La proprietà dello spazio è di Comune e Iacp, ci aspettavamo un interesse diverso perché non si può vivere nel degrado”, spiega ad Anteprima24.

Del Sorbo fa riferimento a una pec inviata all’Asia di Benevento lo scorso 19 febbraio alla quale l’azienda ha risposto il 3 marzo senza fornire una soluzione (documento in fondo): “Il parere è a dir poco ambiguo perché in quel testo si dice tutto e niente. In prima battuta l’Asia precisa che non è di sua competenza la manutenzione delle aree verdi, poi però sottolinea la disponibilità, se richiesto, a fornire supporto a chiunque lo chieda”. 

Intanto è trascorso un altro mese e la situazione è rimasta inalterata: “Sappiamo bene che il degrado chiama altro degrado – prosegue Del Sorbo – quindi più tempo passa e più gli incivili renderanno quel luogo una discarica. Sarebbe il caso di dare un aspetto diverso all’area verde, anche affidandone gratuitamente la gestione ai privati cittadini. Tra noi ce ne sono molti che accetterebbero per puro amore della natura e del vivere civile, siamo disposti a fare uno sforzo”.

Nessun interesse economico, precisa Del Sorbo: “Non vogliamo mica fare un prato con i chioschetti, soltanto ridare dignità a un luogo che è di tutti i cittadini. So che non è il solo a versare in queste condizioni, ma bisogna fare un passo significativo”. Un invito preciso alle istituzioni, tanto prese dalla prossima chiamata alle urne: “I cittadini vanno assistiti, una città come la nostra non può essere trascurata in questi termini”.