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Benevento – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa di Paola Pagnozzi, responsabile del comprensorio Valle Caudina e del dipartimento Cultura e Ambiente Regione Campania per Realtà Popolare.

Secondo i dati del 2019 (riferiti al 2018) in merito alla Raccolta Differenziata in Campania, emerge che sono 247 su 550 i Comuni che arrivano al 65%, di cui 65 sono Rifiuti Free.
Approfondendo tali dati, abbiamo che il 42,4% dei Comuni Rifiuti Free si trovano in Provincia di Benevento, il 40% in Provincia di Salerno, il 12,9% in Provincia di Avellino, mentre il 2,4% si distribuisce tra le Province di Napoli e Caserta.
Tra i Comuni Capoluogo solo Avellino supera il 71%, seguita da Benevento al 63%, Salerno al 60% e Caserta a 48%. La Provincia di Napoli è al 35% (fonte Legambiente Campania).
Tutto sommato questi dati lasciano ben sperare, almeno in teoria.
Già in teoria, perchè nella realtà sembra che qualcosa non torni. Basta uno sguardo veloce per accorgersi che stiamo perdendo il controllo della situazione  e che un sempre crescente numero di rifiuti viene, impunemente, abbandonato ovunque; insomma, siamo circondati da rifiuti, anche nelle aree urbane, che vanno dal banale fazzolettino di carta a veri e propri agglomerati di spazzatura, fino ad arrivare a grossi cumuli (questi soprattutto nelle zone periferiche), con un costante aumento di difficoltà, da parte dei Comuni, a gestire la situazione, nelle aree isolate e accessibili va anche peggio, perchè si assiste alla creazione di vere e proprie discariche abusive.
Considerando che la media dei rifiuti giornaliera prodotta da ogni persona è di 2,2 kg e valutando i dati ufficiali mi viene da chiedere se veramente vengono differenziati tutti i rifiuti, oppure una bella fetta venga abbandonata ovunque.
La mia sensazione è quella che solo una piccola quantità venga correttamente differenziata, come facciata per non incorrere in sanzioni, mentre la maggior parte viene abbandonata nell’ambiente senza alcun controllo, causando irreparabili danni all’Ecosistema.
A questo punto, vorrei comprendere l’utilità della Raccolta Differenziata, se sia funzionale per i cittadini,  o la vivono come una costrizione e, soprattutto se sia una reale soluzione al problema Rifiuti.
Personalmente non sono convita che la “differenziata” sia la soluzione o, almeno, non lo sarà fino a quando non maturerà nella popolazione la consapevolezza di dover proteggere l’Ambiente e non ci sia un maggior controllo, da parte delle Autorità competenti, per monitorare e correggere i comportamenti incivili.
Concludendo, esistono delle alternative più efficienti ed Ecologicamente sostenibili da sostituire alla Raccolta Differenziata, bisogna solo capire se si hanno le reali intenzioni di risolvere il problema rifiuti, oppure fa comodo che la situazione resti invariata”.