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Emergenza Covid nel Sannio: riceviamo e pubblichiamo la nota stampa di Potere al Popolo.

“L’acuirsi della cosiddetta seconda ondata di propagazione della Covid-19 sta mettendo a nudo le pro-blematiche ataviche della sanità in Campania ed in particolare nella nostra provincia. Negli ultimi giorni si sono susseguiti gli appelli di diversi sindaci di utilizzare i presidi ospedalieri, dismessi e/o mai realmente riattivati e resi funzionali, presenti nella nostra provincia per decongestionare il lavoro di tracciamento oggi svolto esclusivamente dalla ASL di Benevento. Crediamo sia una richiesta condivisibile quella di usufruire dei presidi ospedalieri di Sant’Agata dei Goti, Cerreto Sannita e San Bartolomeo in Galdo per creare dei poli secondari di diagnosi al fine di ridurre la gravosa mole di lavoro della struttura di Bene-vento e quindi rendere un servizio più celere ed efficace ai cittadini.
Nel rilanciare tale proposta crediamo vada, però, fatto un passaggio ulteriore. La necessità di utilizzare i presidi ospedalieri presenti in provincia pensiamo debba essere attuata soprattutto perché la prevenzione volta alla salvaguardia della salute collettiva deve essere accessibile a tutti, senza alcun tipo di specula-zione. La questione dei tamponi sta facendo registrare la nascita di un vero e proprio business dei vari la-boratori privati, ai quali sempre più persone si rivolgono proprio per le difficoltà di rispondere alle richie-ste da parte dell’ASL. Utilizzare le strutture presenti in provincia deve allora servire proprio a tale scopo: garantire tamponi gratis a chiunque ne abbia bisogno! Le possibilità per farlo ci sono tutte, serve solo la volontà politica, la quale però dubitiamo ci sia davvero vista la gestione della sanità attuata negli ultimi anni: sappiamo che alcuni comuni della nostra provincia siano riusciti ad attivare delle con-venzioni con strutture private per consentire ai propri abitanti di effettuare i tamponi gratuitamente (nei casi di Cautano e Foglianise) o quantomeno ad un prezzo ridotto (come a Pago Veiano e a Pesco Sanni-ta), troviamo abbastanza sconcertante che comuni ben più popolosi non siano riusciti a garantire questo servizio, a partire da quello di Benevento.
Agli amministratori chiediamo meno chiacchiere e più fatti, alle strutture sanitarie private chiediamo che accettino di farsi rimborsare le prestazioni erogate ad un costo che non sia superiore a quello di 42,50€ a tampone, come raccomandato dalla Regione Campania.
Un altro appello che facciamo a gran voce è che si ponga fine a questa gestione farsesca ed irresponsabile della trasmissione dei dati sui contagi: è ormai evidente a chiunque abiti nella nostra provincia e abbia consultato i bollettini diramati dall’ASL 1 di Benevento che non c’è assolutamente corrispondenza tra ciò che viene rilevato e ciò che viene invece comunicato;
Supponiamo che ciò sia dovuto all’incapacità di raccogliere i dati dei risultati sui tamponi effettuati dalle strutture private del territorio, il quale sarebbe un problema facilmente risolvibile;
Speriamo che non si tratti di una deliberata falsificazione dei dati, cosa che sarebbe ben più grave.
Inoltre, viste le difficoltà che sta registrando anche il San Pio nella gestione dei pazienti affetti da Covid-19, crediamo sia necessario ragionare sull’attivazione di posti letto presso le suddette strutture pubbliche presenti in provincia, invece di continuare a stipulare ricche convenzioni con cliniche private per sopperire alla mancanza di posti letto. Potrebbe essere un modo per rendere progressivamente di nuovo completa-mente funzionali anche in ottica futura delle strutture fondamentali per la nostra sanità territoriale, in questi anni sempre più ridotta e penalizzata. Dopo la perenne campagna elettorale attuata dall’inizio della pandemia dal governatore De Luca, appoggiato da importanti esponenti della politica locale, pensiamo che sia giunto il momento di fare, perché dopo otto mesi dalla prima ondata di propagazione del virus, con una situazione epidemiologica sempre più allarmante, è finito il tempo delle promesse ma bisogna agire immediatamente!
Potenziare sin da subito la sanità pubblica nel nostro territorio e garantire l’accesso alla diagnosi e a cure dignitose a tutti!”.