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La stagione invernale porta con sé fisiologicamente un po’ di mare agitato, anche quando le temperature sono miti, come nell’ultimo periodo natalizio. In perfetta linea con il recente meteo anche l’aria che si respira a casa Mastella: ‘caldo ma con acque agitate’.

Tra gli altri, ci ha pensato Gino Abbate a rendere ‘caldo’ il clima mastelliano, prima con la riunione di fine anno e le conseguenti dichiarazioni che hanno fatto ‘sudare’ un Mastella già accaldato dal sole della Florida. Nel contempo le acque si sono agitate in seno a ‘Noi di Centro’ e per fortuna Clemente dagli ‘States’ è tornato con l’aereo e non con la nave.

Così, mentre stamane alla buonora il sindaco del capoluogo incontrava il ‘pontiere’ Giorgione per ricomporre il puzzle del suo partito, nel pomeriggio è arrivata la nota del Consiglio Regionale della Campania con la quale si annunciava il passaggio di Gino Abbate (ma anche della casertana Maria Luigia Iodice) al gruppo dei Socialisti.

Logicamente, la notizia corsa sul web ha fatto ‘rumore’ negli ambienti della politica cittadina in trepidante attesa del responso del ‘redde rationem’ in programma mercoledì tra Mastella e lo stesso Abbate, leader dei ‘protestanti’ (il gruppo dei partecipanti all’ormai noto ‘caminetto’ di San Silvestro e firmatari della nota stampa con cui, per l’appunto, si appalesavano).

Più di qualcuno si è chiesto cosa significasse questo passaggio di Abbate dal gruppo consiliare regionale di ‘Noi di Centro’ a quello dei ‘Socialisti-Campania Libera’ (sono due entità politiche distinte e separate, figlie di liste elettorali diverse). In realtà questa mossa non dovrebbe avere connessioni e dirette conseguenze nell’ambito del rapporto locale tra Abbate e Mastella. Già nell’ottobre del 2020 i due mastelliani si erano aggregati al gruppo ‘Socialisti-Campania libera’ per dar luogo ad un gruppo consiliare unico. Poi a marzo dello scorso anno ‘Noi di Centro’ aveva scelto di creare un gruppo consiliare a se stante, per l’appunto con i consiglieri Abbate e Iodice e quest’ultima capogruppo. Adesso, a dieci mesi di distanza, si ricompone il gruppo consiliare già costituitosi a fine del 2020. Anche per assecondare quelle che sono state le richieste del presidente De Luca, desideroso di meno gruppi consiliari, così che possano avere pure maggiore ‘agilità politica’.

“Un ritorno alla situazione di partenza. – ha laconicamente affermate lo stesso Gino Abbate –  siccome è venuta meno rappresentanza parlamentare (riferendosi all’assenza di un parlamentare di Noi di Centro) ho preferito una sorta di ritorno a casa, riformando il gruppo con ‘Campania libera’ e socialisti’. Resto sempre esponente della maggioranza con un ottimo rapporto con il presidente De Luca”.
E su questo non c’erano dubbi.
Adesso bisognerà attendere mercoledì per capire e scoprire se Abbate resterà anche ‘mastelliano’ oltre che ‘deluchiano’.

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