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Benevento – “Il Musa (Polo museale della tecnica e del lavoro in agricoltura) di Benevento non rappresenta solo la storia ma anche il futuro del nostro territorio”. E’ quanto emerso a margine della presentazione del catalogo “Passeggiare al Musa”, curato da Carmine Nardone, presidente dell’Associazione “Futuridea – Innovazioni Utili e Sostenibili”, cui hanno preso parte, oltre all’autore della pubblicazione, Nino Lombardi (Presidente della Provincia di Benevento), Giuseppe Sauchella (Amministratore di Sannio Europa, Società in house providing della Provincia di Benevento che gestisce e promuove la Rete museale), Roberto Costanzo (Presidente Fondazione “Mario Vetrone”), Peppe Iannicelli (giornalista) e Antonio De Lucia (Portavoce della Provincia di Benevento).

“Il Musa – ha detto Giuseppe Sauchella aprendo i lavori – si inserisce nel contesto della Rete Museale che Sannio Europa ha il compito di valorizzare e promuovere. Questa rete, dopo il lockdown, sta ritrovando l’interesse dei visitatori attratti sia per la sua polifunzionalità, sia per la possibilità di fermarsi a riflettere ed ammirare le proposte connesse alla storia dell’agricoltura, all’ambiente, al territorio, alla storia della vita rurale, alla fatica e al sudore dei contadini, all’emigrazione e l’immigrazione, alle macchine operatrici in agricoltura d’epoca”.

Il Musa, che sorge su un’area di pertinenza dell’Istituto professionale per l’Agricoltura ‘Mario Vetrone’, – ha invece ricordato il Presidente della Provincia Nino Lombardifu ideato, realizzato ed inaugurato proprio da Carmine Nardone, all’epoca Presidente della Provincia di Benevento. E’ un affascinante fondale di diecimila metri quadri in cui sono esposte macchine d’epoca per il lavoro nei campi di numerose tipologie, tecnologie e nazionalità e, con esse, anche numerose scene della vita di tutti i giorni nelle aree rurali, quasi set cinematografici che illustrano la realtà di fatto delle abitazioni contadine fino al secondo dopoguerra e le principali trasformazioni intervenute in quel mondo alla ricerca di più dignitosa e migliore e qualità della vita ed, infine, come tutto questo abbia inciso nella quotidianità anche dei cittadini”.

“Il Musa – ha aggiunto l’ex europarlamentare Roberto Costanzo, che è stato anche il primo assessore all’agricoltura della Regione Campania – parla anche dell’epoca e dell’epopea delle trasformazioni del mondo rurale sannita determinate anche dall’introduzione di diverse macchine nelle aziende diretto-coltivatrici, una specie di transizione agromeccanica”. Le conclusioni sono toccate all’autore della pubblicazione che ha voluto sottolineare come “il Musa nasce nei primi anni del 2000 grazie ad un impegno corale di tante professionalità e di tanti studiosi tutti impegnati a salvaguardare la memoria e la storia del Sannio”.