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Il Festival del Cinema di Venezia mette “in mostra” il Progetto sulle povertà educative adolescenziali nato a Benevento e che è già un “metodo” in tutta Italia.

Angelo Moretti, projectleader e coordinatore del Progetto, a Venezia spiega come il Patto educativo territoriale di Civico22 ha recuperato oltre settanta adolescenti di Benevento scomparsi dalla didattica a distanza e a rischio dispersione scolastica.

“Tre giorni “in Mostra” per la formazione della Comunità Educante di Benevento.

Coordino un Progetto nazionale sulle povertà educative adolescenziali ed il mio lavoro di progettista sociale spesso mi consente di poter fare esperienze entusiasmanti, ma a volte sono delle perle preziosissime.

Grazie al progetto “PFP. Progetti Formativi Personalizzati con Budget Educativi” un gruppo di venti studenti delle Scuole Superiori, quei ragazzi e di quelle ragazze che erano a rischio di abbandono scolastico per essere scomparsi nella DaD, accompagnati da docenti e da educatori straordinari, ha potuto vivere l’esperienza del Festival, alcuni di loro non avevano mai visto il mare, altri non avevano mai visto una grande città o non erano mai usciti dalla loro Regione.

In questi tre giorni al Festival i ragazzi si sono formati “alla pari” insieme ad educatori e professori nel percorso formativo delle “Sentinelle dell’Inclusione”, guidati da tre docenti di eccezione, Ugo Morelli, psicoterapeuta ed autore di numerose pubblicazioni su bellezza e pedagogia, Piergiuseppe Ellerani, pedagogista dell’Università del Salento e studioso degli ecosistemi di apprendimento, Alberta Basaglia, autrice per l’infanzia e l’adolescenza e figlia di Franco Basaglia, e alla fine del percorso, grazie all’emersione dei talenti ed aiutati da un gruppo di ragazzi veneziani di un Centro Diurno, gli studenti hanno elaborato con il rap, la danza, il disegno, la tecnologia, la poesia e la fotografia la missione di una sentinella dell’accoglienza, che hanno ribattezzato “sentinella dell’accoglienza”.

Il progetto “PFP” a Benevento ha coinvolto otto Istituti scolastici e il gruppo di ricerca del Prof. Vasca dell’Unisannio che ha censito i numeri della dispersione scolastica e dall’assenza alla Didattica a Distanza per sei istituti realizzando una “mappatura della disconnessione”, la prima in Italia.  I giovani coinvolti nel progetto sono stati in tutto 74, la rete di enti, nata anche in seguito all’appello di Civico22 per un Patto Educativo di Comunità della Città di Benevento, ha aperto aule didattiche alternative per il coworking degli studenti che erano “disconnessi”. La Coop Lentamente, il Consorzio Sale della terra, l’US Rugby Benevento, il CNA Benevento, l’AP Libertà, la Compagnia Teatrale Solot, la Caritas Diocesana  hanno accolto i ragazzi in orari mattutini pomeridiani mettendo a disposizione degli alunni spazi trasformati in aule digitali diffuse che ha consentito loro di collegarsi alla DaD con wi-fi gratuita e con computer, mentre la nostra città raggiungeva il triste primato di città con il numero il più elevato numero di giorni di scuole chiuse di Italia (per questo siamo famosi!) e senza alcuna progettazione istituzionale per contrastare le conseguenze del lockdown in termini di povertà educativa.

Da Venezia può ripartire un nuovo patto nella comunità educante di Benevento, puntare tutto sulla bellezza educante della nostra città perché gli adolescenti non solo sentano il richiamo alla “cura” della loro casa ma facciano emerge ogni giorno il loro grandissimo talento!”