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Dal giorno di Natale le campane della Chiesa Parrocchiale di Paupisi sono rinate…un suono che mancava da anni nella comunità e che grazie alla iniziativa della Pro Loco paupisana si è concretizzaro un desiderio di tanti paupisani. Per il Natale2021 sono state  realizzate delle palline artigianali natalizie raffiguranti piazza Roma. Con l’acquisto della pallina natalizia si andava a sostenere l’iniziativa di raccolta fondi per acquistare delle campane elettroniche a fungo, ossia un apparecchio che eroga le sue funzioni in modo elettrificato privo di parti meccaniche in movimento con lo scopo di riprodurre fedelmente il suono di una campana tradizionale. Tutto ciò in attesa che vengano trovati dei contributi per la ristrutturazione del campanile ed il suo rifacimento. 
Il giorno di Natale il presidente della Pro Loco Orsillo ha consegnato all’amministratore parrocchiale don Giovanni Rossi il vaglia postale delle offerte ricevute dai cittadini di euro 1400,00 , al netto delle spese. Un gesto come segno di trasparenza e di gratitudine verso tutti coloro che con il loro prezioso contributo hanno permesso che a Paupisi si sentissero riecheggiare di nuovo le campane. 
“Ringrazio tutta la comunità di Paupisi insieme all’amministrazione comunale e in particolare alla Pro Loco – afferma don Giovanni Rossi – per aver avuto l’intuizione di devolvere il ricavato della vendita della palline di Natale per l’acquisto del fungo di comunicazione dei suoni delle campane. Un grazie poi alla comunità di Campoli Monte Taburno che ha donato alla parrocchia di Paupisi un ripetitore programmatico dei suoni delle trombe . Un segno forte di come la famiglia della Chiesa si prodiga per fare il bene l’uno all’altro: due Parrocchie gemelle dove in una, a Campoli, sono parroco e a Paupisi Amministratore parrocchiale. Nei prossimi giorni – dichiara ancora don Giovanni –  saranno riprogrammate le campane per scandire le ore ed i quarti e per ridare vitalità ad una comunità che possa sentire eventi lieti e tristi nel passaggio del tempo. Il Natale è stato un messaggio di speranza che deve essere sempre di più coltivata e non ci si salva mai da soli ma sempre con l’altro , con il prossimo. Gesù che nasce dice proprio di coltivare relazioni con gli altri e non soltanto con se stessi. La Chiesa dunque vive nella solidarietà di aiutarsi vicendevolmente”. Da qui le conclusioni di don Giovanni “Bisogna coltivare la speranza; questo è il messaggio di quest’anno, una speranza che deve far uscire dagli schemi che ognuno di noi può avere . Uno schema che deve andare oltre alle cose preconfezionate. Nei prossimi giorni – conclude – comunicherò  le diverse attività che andremo a svolgere  in parrocchia in questo nuovo anno”.