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Ancora nell’aria i riverberi dell’iniziativa beneventana (leggi anche qui) di Nicola Zingaretti. A due giorni dalla manifestazione del President, torna a parlare Raffaele Del Vecchio, tra i promotori di “Piazza Grande Sannio”. A margine del Consiglio comunale di questa mattina, l’esponente del Pd, sollecitato dai cronisti, si è nuovamente soffermato sulle ragioni del sostegno a Zingaretti, auspicando anche sul piano locale un cambiamento deciso di linea politica rispetto al passato.

Nel 2018 il Pd ha vissuto il suo momento di maggiore difficoltà, inchiodandosi al 18% alle elezioni dello scorso marzo. Dieci anni fa, nel 2008, potevamo contare su 12 milioni di elettori. Oggi sono la metà. Mi pare evidente che dobbiamo porci una domanda. E la risposta più sbagliata sarebbe l’autoassoluzione. Se un progetto è fallito è perché sono stati commessi degli errori. Il tema oggi è rimediare a quegli errori e recuperare il nostro elettorato. E chi si pone questo obiettivo non può che rivolgersi a Zingaretti”.

Un discorso che per Del Vecchio vale per Roma come per Benevento. E che le pone, dopo una lunga alleanza, in contrapposizione con una fetta importante del gruppo dirigente ‘democrat’ sannita, a partire dal deputato Umberto Del Basso De Caro e dal segretario Carmine Valentino, sostenitori di Maurizio Martina.

 “E’ necessario un partito diverso anche qui. Il modello Zingaretti è risultato vincente nel 2018 proprio nel periodo di massima crisi del Pd. E’ dunque il modello che proponiamo per il partito e chi fa scelte diverse si presenta come alternativa. A Roma come a Benevento. E’ questione di linea politica, di alleanze, di forma-partito, non di persone. Anche perché proprio il leaderismo sfrenato è stato uno dei maggiori problemi del nostro partito, con il leader che si è sostituito alla comunità invece di rappresentarla. Una stagione da archiviare. Su tutti i livelli”.