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Pietrelcina (Bn) – La comunità di Pietrelcina piange la scomparsa di Lino Mastronardi, professore e sindaco per venti anni. Il primo cittadino Domenico Masone ha annunciato la triste notizia con una commovente lettera: “È l’ultimo ciao!

Dal balcone di casa quel gesto, intercalato dall’immancabile sigaretta, mi trasmetteva affetto, gentilezza, condivisione, serenità e dava forza per continuare la gratificante fatica quotidiana. Mi mancherà! I suoi sguardi, i ricordi di un passato tenacemente narrato con immutata passione di vicende che il tempo edulcorava ed aveva sedimentato nel fiero lottatore. Mai domo!

Con la sua innata fierezza ha rappresentato, come pochi, il temperamento del suo Popolo e il suo tempo. Prodigo di consigli, figli di una lucida memoria e di una storia di rinascita pietrelcinese, tra un passato di aspre contese e gravi sciagure, mai geloso ma generoso. Più volte mi invitava al “tu” confidenziale, sia pur inorgoglito, mai proferito: la statura dell’uomo induceva al rispetto.

Figlio orgoglioso del Popolo che per venti anni ha rappresentato con dedizione e rara passione, quella che ti fa trascurare persino le persone più care pur di non venir meno all’impegno preso con la sua gente, i bisognosi. Mai, nel suo eloquio rancore, pareri e severità nei giudizi sì. L’ipocrisia non gli apparteneva. Potrei e vorrei dilungarmi ma nel cuore giaceranno le emozioni e la gratitudine che sento di esprimere a nome di tutti i “Pucinari”. A Gianni, Angela, Cosimino e ai nipoti l’onore di essere, con orgoglio, eredi di un uomo che ha lottato per la propria collettività con amore segnando la storia del nostro paese.

Carissimo Dante, a te – testimone di cotanto retaggio – la simbiotica vita con il tuo amato fratello sia esempio per questo nostro tempo segnato dalla solitudine e dall’egoismo.

Una volta mi disse, il Professore, che si era recato, da giovane sindaco, a San Giovanni Rotondo da Padre Pio e schivo se ne stava a distanza, e il Padre domandò “È il sindaco di Pietrelcina?”, indicandolo, e alla risposta affermativa volle con riverenza salutarlo e il Sindaco, imbarazzato, voleva ritrarsi ma il Padre lo benedisse e con lui il Suo amato Popolo. Ti accolga alla Porta del Paradiso, Carissimo Sindaco, con lo stesso amore!”.