Benevento – Un passo in avanti, un nuovo step di crescita e, perchè no, di consolidamento artistico, figlio della precedente esperienza che è servita a gettare basi importati. Torna Michele Piramide e torna con una nuova creazione che mira a rappresentare un consolidamento dell’artista sannita, una nuova maturità artistica sulla scia di quanto già fatto in precedenza con ‘Ladro di Poesie’.
‘Rime Rubate’, questo è il titolo del nuovo testo edito da Ensemble editore con prefazione di Alessandro Iannicelli e postfazione di Stefano Tarquini.
Un concetto di arte vista come qualcosa che è presente in ogni singola persona, la stessa che è soggetta e un vero e proprio furto per accrescere la propria di arte.
“In fondo – così inizia Piramide – lo diceva anche Wilde: chi ha talento prende in prestito, chi è un genio, ruba”.
Un percorso attraverso le trame del mito, tuffi nella cultura italiana con riferimenti letterari di varia natura e genere.
“Stavolta ho provato a giocare anche col suono, con la creazione di un ritmo, frutto di parole composte e scomposte, messe in bocca a personaggi importanti, svestiti del proprio ruolo e inseriti in un quotidiano diverso, più contemporaneo”.
Nel corso del tempo, Michele Piramide ha saputo accrescere le sue competenze, figlie di diverse esperienze, non solo legate alla scrittura. Il suo percorso radiofonico lo ha spinto a entrare in collegamento con tanti artisti. Un confronto costante che ha prodotto questo frutto.
“Rime Rubate è proprio questa ricostruzione di esperienze vissute nel corso del tempo, un libro più consapevole e strutturato. Certo, una grossa mano l’ha data anche una casa editrice che ha creduto in me e in tutti quegli artisti poco convenzionali, come me. Senza voler esagerare, spero che questo nuovo libro possa dare un piccolo contributo alla poesia italiana come già accaduto, in maniera del tutto inaspettata, con il precedente”.