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Benevento – L’Arcivescovo di Benevento, Monsignor Felice Accrocca, a margine di un incontro del Laboratorio Cives presso la Curia Arcivescovile, ha voluto commentare le contestazioni cui è stato fatto oggetto all’indomani della polemica sui migranti e con il Movimento politico della Lega Salvini di Benevento.  

Dopo la lettera aperta da lui inviata alla cittadinanza sul tema scottante dei migranti. Il prelato non ha tirato in ballo gli attacchi, anche volgari che i social gli hanno vomitato, addosso, spesso coperti dall’anonimato, né è entrato nel merito del documento politico diffuso dal Coordinamento Provinciale della Lega Salvini premier di Benevento e, in queste ultime ore anche da Forza Nuova che hanno hanno espresso disapprovazione e  disappunto in merito alla disapprovazione dell’Arcivescovo per le decisioni del Ministro dell’interno e del Governo che ha mandato lontano dai porti italiani i migranti raccolti in mare dalla nave Aquarius di una delle Ong che soccorrono chi affronta la traversata del Mediterraneo sui barconi. L’Arcivescovo con pacatezza e con fermezza ha però difeso le proprie posizioni: “Il mio compito è quello di costruire ponti e di non alimentare divisioni o di alzare muri”

Rispetto al rilievo della Lega secondo il quale Benevento e Provincia soffrono di problemi ben più gravi che quello dei migranti (la disoccupazione, le ferite dell’alluvione, la mobilità negata, il dramma del Fortore etc.), mons Accrocca ha detto: “Io non mi sento tirato per la giacca in un confronto di tipo politico, ma sono consapevole del fatto che una discussione su alcuni temi può creare dibattito più squisitamente politico e comunque io sono attento ad ascoltare tutte le voci ed opinioni”.

Mons. Accrocca:  “Devo dire però che nella mia Lettera pastorale del settembre 2016 io ho descritto i problemi di natura sociale ed economica che travagliano questa terra e che ho in questi mesi incontrato i Sindaci e tanta gente di questa terra. Del resto basta vedere la gente italiana che frequenta i nostri dormitori oppure viene a chiedere un pasto alla Caritas. La Chiesa beneventana è vicina e si dedica con amore agli ultimi, siano essi i poveri italiani che i poveri immigrati.L’Italia, che resta comunque  un Paese della solidarietà e dell’accoglienza, sta vivendo una stagione politica nel corso della quale si abbassa il livello del ragionamento e si alzano i toni degli slogan e tutti si urlano addosso”.

Infine Mons. Accrocca ha ribadito: ” Vorrei ricordare che il nostro Paese è sempre stato un Paese di migranti. Un tempo, con il crollo dell’Impero di Roma, i Barbari venivano dal nord verso il sud: il nostro Occidente è il risultato dell’unione tra questi due elementi. Oggi i barbari vengono percepiti come quelli che vengono dal sud verso il nord. Noi percepiamo questi flussi di migranti dal sud del mondo come una nuova invasione di barbari. Non riusciamo a percepire i migranti come una risorse per i nostri territori”.