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Con lo scioglimento delle Camere atteso per dopo Natale entra nel vivo il toto candidature. Giochino che non ci accompagnerà per molto tempo, per la verità.

In caso di voto il 4 marzo, infatti, le liste dei candidati dovranno essere presentate alla Cancelleria della Corte d’Appello o del Tribunale del capoluogo di regione entro le ore 20 del trentaquattresimo giorno antecedente a quello del voto: il 29 gennaio.

Delle forze politiche maggiori si è già discusso tanto in queste settimane e alcuni nomi sono già delle certezze: da Nunzia De Girolamo in Forza Italia fino a Umberto Del Basso De Caro e Carmine Valentino per il Partito Democratico, così come sappiamo che sarà della partita anche un Mastella. Quanto al Movimento Cinque Stelle, a breve dovrebbe essere pubblicato il regolamento che disciplinerà il tutto.

Movimenti, però, sono in corso anche negli altri partiti. Come in ‘Liberi e Uguali’, la lista unitaria di sinistra forte della leadership del presidente del Senato Pietro Grasso. Proprio la discesa in campo dell’ex magistrato ha dato nuovo slancio alla sinistra, come testimoniano i sondaggi delle ultime ore che attribuiscono a LeU un risultato intorno al 7%.

Auspici positivi che dovrebbero facilitare il compito dei dirigenti ‘grassiani’ alla ricerca dei candidati giusti.

Il nome forte emerso nelle ultime ore è quello di Francesco Nardone. Su di lui si sono concentrate le attenzioni, in particolare, del gruppo dirigente di Articolo 1 – Movimento democratico e progressista.

Nome considerato spendibile anche in caso di primarie (una decisione sarà assunto il prossimo 29 dicembre), a Nardone sarebbe stata proposta la possibilità di occupare una delle postazioni di testa nel listino per il proporzionale alla Camera nel collegio Sannio-Irpinia.

Pur lusingato, Francesco Nardone avrebbe al momento ‘congelato’ la discussione, anche in virtù dei numerosi impegni che proprio nei primi mesi del 2018 lo vedranno protagonista con Futuridea. Se ne riparlerà a gennaio, comunque.

Altro nome a circolare, restando sempre in ‘Liberi e Uguali’, è quello di Antonio Romano, noto avvocato beneventano.