- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Ponte – Inizia con un pareggio la stagione del Ponte. I giallorossi impattano bene al match con l’Abellinum, vanno sotto nel punteggio e solo nel finale di partita riescono a riequilibrare l’incontro.

Abbiamo evidenziato lo stesso problema accusato la scorsa settimana“, si rammarica Marco Candrina, “siamo partiti bene giocando la palla a terra, poi senza un motivo ci siamo fermati senza però essere messi sotto. Sono soddisfatto della squadra, gli avversari non hanno mai calciato in porta tanto che non ricordo parate di Possemato. Le occasioni più nitide, anzi, le abbiamo avute noi con Varricchio e Fusco. Questa squadra ha solo bisogno di fiducia e di allenarsi nel modo migliore, se capiremo questo potremo raggiungere la salvezza. La strada da percorrere è tanta, non sarà facile ma alle spalle abbiamo appena quattro settimane di lavoro“.

Un Candrina che a inizio secondo tempo ha deciso di tornare a vestire i panni del calciatore. Poco dopo nella mischia è stato gettato anche Fusco, inizialmente tenuto in panchina per motivi che lo stesso tecnico chiarisce. “Fusco si trascina dietro un problema all’adduttore, avevo paura di perderlo per un mese e insieme al ragazzo abbiamo deciso di tenerlo al riposo e di utilizzarlo se la partita lo avesse richiesto. Per quanto riguarda il mio ingresso in campo, invece, è stato dovuto all’infortunio di D’Amita, costretto a uscire per un problema al flessore. Non avevo difensori a disposizione e ho optato per questa soluzione“.