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Benevento – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dell’Associazione Altrabenevento sulla questione pozzi a Benevento. “Dopo gli esami dell’ARPAC sul superamento della soglia di contaminazione del tetracloetilene nei pozzi di Pezzapiana e Campo Mazzone il Comune, la Gesesa, la Regione e la Provincia si rimbalzano le responsabilità senza decidere cosa fare. Intanto abbiamo appreso che la concessione per l’emungimento di acqua da quei due pozzi è scaduta e la Provincia non l’ha rinnovata. Insomma, la Gesesa si fa pagare dai  cittadini dei rioni Ferrovia,  Libertà e Centro Storico l’acqua con tetracloroetilene ed elevate quantità di nitrati prelevata da pozzi senza le necessarie autorizzazioni.

Altrabenevento insiste nel chiedere che quei pozzi siano chiusi e che il sindaco si attivi immediatamente per pretendere dalla Regione altri 150 litri di acqua buonissima del Biferno da distribuire anche nei quartieri Ferrovia,  Libertà e Centro Storico. Le province di Napoli e Caserta utilizzano 4200 litri al secondo di acque buonissime del Matese (sorgenti Torano, Maretto e Biferno) e quindi possono cedere, senza problemi, il 3% (tre per cento) di quella risorsa alla città di Benevento in emergenza idrica. Di questo si dovrebbe occupare Mastella”.

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