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Benevento – Intensa partecipazione presso la Sala della Prefettura per il ricordo di una delle tanti stragi della Seconda Guerra Mondiale, quella perpetrata all’alba del 17 ottobre 1944 di cui rimasero vittime artisti e musicisti internati nel lager di Terezin.
Nel 75° anniversario di quella ennesima terribile pagina, tra le tante atroci di quella guerra, ecco “Sogni colorati… Note di Memoria”, un concerto e letture di poesie promosso dal Rotary Club di Benevento, dalla Comunità Ebraica di Napoli e dall’Associazione Figli della Shoah.
Con il patrocinio morale della Prefettura, della Provincia di Benevento, peraltro nel contesto di analoghe iniziative su scala nazionale, sono stati giovanissimi interpreti dei licei del Sannio a dare voce a chi la perse per una violenza cieca e barbara.
Ospite questa sera dell’incontro moderato da Enza Nunziato è stata la docente Miriam Rebhun della Comunità Ebraica di Napoli.
E la docente ha voluto anche ricordare anche un altra tragedia, quella del 16 settembre 1943, il “sabato nero” del ghetto di Roma. Infatti furono uccise 1024 persone, tra cui oltre 200 bambini: “Furono portati nei campi di sterminio  e da quei campi  tornarono solo 16 persone. Nessun bambino” 
Infine  Francesco Vespasiano, docente dell’Università degli Studi del Sannio, e Guido Bianchini, dell’Università di Bari hanno ricordato le brutture dell’epoca. Protagonisti, come detto i giovani studenti sanniti con la lettura di brani, poesie e realizzazioni artistiche sul tema della Memoria.  Al pianoforte, per i momenti musicali, Davide Cappuccio.