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Benevento- Mancato riconoscimento di diritti contrattuali e decurtazione sensibile dello stipendio. Queste le cause alla base di una protesta di un gruppo di dipendenti della Associazione Temporanea di Imprese cui è stato affidato il servizio di pulizia locali delle numerose sedi dell’Ateneo.

Da stamani, sotto le bandiere della Cgil, un presidio di protesta in piazza Guerrazzi davanti alla sede del Rettorato dell’Università degli Studi di Benevento per reclamare il rispetto di quanto dovuto ai 39 lavoratori. A quanto dichiarano i lavoratori la decurtazione stipendiale ed il mancato rispetto di altre clausole del contratto va avanti dallo scorso mese di giugno.

Per tentare di far recedere dalla protesta in piazza è sceso Ludovico Barone, Direttore generale dell’Università, il quale ha osservato che i rapporti tra l’Ateneo e la stessa ATi si limitano al pagamento da parte della prima di fatture commerciali a fronte di un servizio reso dalla seconda; quanto agli emolumenti effettivamente corrisposti ai dipendenti della Società, ha dichiarato Barone, l’Amministrazione del’Ateneo non ne sa nulla.

La protesta era latente da tempo, ma oggi è venuta clamorosamente in piazza. In tarda mattinata l’incontro con Antonella Rubbo e il neo rettore Gerardo Canfora. La sindacalista ha sottolineato: “Non ci può essere disparità di trattamento. I lavori sono uniti. E’ una battaglia di civiltà. La Pulim 2000 deve assumersi le proprie responsabilità. Siamo stanchi e diciamo basta”.

Mentre Canfora ha chiarito: “La situazione è un pò complessa. Noi dell’Università abbiamo già messo in campo tutte le azioni che potevano servire per risolvere la vicenda. Proveremo nei prossimi giorni ad interloquire con le aziende per risolvere questa vertenza. Il problema non è tra l’Università e le lavoratrici”. Dopo l’incontro con il Rettore la Cgil ha assicurato che quest’ultimo convocherà un tavolo istituzionale in Prefettura con il Consorzio.