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Dal gruppo Pd alla Provincia di Benevento:

Apprendiamo con sgomento che la Provincia di Benevento, per il tramite della sua società in house, Sannio Europa, ha licenziato 20 lavoratori del settore culturale. Trattasi di lavoratori, professionalmente qualificati, formalmente afferenti a 5 cooperative che da decenni operano nei beni culturali.

L’ingiusta decisione è oltremodo drammatica. Lo è perché, in tempi di Pandemia, il Governo, giustamente, ha disposto la sospensione delle procedure di licenziamento. Appalellarsi a cavilli e formalismi, ovvero al loro legame con le cooperative, è un modo disinvolto di aggirare lo spirito delle norme che hanno bloccato, data la gravità della congiuntura pandemica, ogni interruzione dei rapporti di lavoro per non aggravare ulteriormente la crisi sociale ed economica in atto.

Lo è, inoltre, in confronto con il recente passato. Il partito democratico, con Claudio Ricci, ha guidato l’Ente Provincia nel peggiore periodo della storia di questa istituzione. Tanto è vero che ne era prevista la soppressione. In un contesto in cui l’ente vedeva gravemente tagliate (in molti casi soppresse) le proprie dotazioni finanziarie, stante la prevista cancellazione delle provincie, il Presidente e il consiglio Provinciale erano riusciti addirittura a rilanciare il settore culturale della Rocca dei Rettori. Oggi che il quadro, finanziario e giuridico, è completamente mutato, ovviamente in meglio per le Province, istituzione sin troppo bistrattata ma essenziale per la governane territoriale, specie per quelle delle aree interne, si decide, incautamente, di mandare a casa 20 persone che, al di là delle speciose forme, lavorano per la Provincia da circa 20 anni.

Da qui il mio accorato appello al Presidente della Provincia perché riveda, o faccia rivedere a chi formalmente deputato, l’iniquo provvedimento. 

Il gruppo del Partito Democratico farà tutto quanto nelle sue disponibilità per ovviare a questa ingiustizia.