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Benevento – Dopo la nota polemica di Fausto Pepe sul piano urbanistico comunale, arrivano le risposte del consigliere Renato Parente e dell’Assessore Romano.

“Il Piano Urbanistico Comunale – scrive Parente – la cui cifra politica è da ascrivere alla decennale sindacatura di Fausto Pepe, è oggetto di variante allo scopo di recuperare la dimensione ecostorica della Città messa in discussione dal disegno e dall’offerta urbanistica del PUC vigente.
Le aberranti previsioni, all’epoca trionfalmente diffuse, sono risultate alla luce dei fatti un illusorio gioco di prestigio politico, tanto per usare un eufemismo.
Sorge il dubbio, sulla scorta di quanto espresso nella nota del PD da lui sottoscritta come “dirigente”, che l’ingegnere Pepe non abbia ancora preso atto del disastro che va sotto il nome di “PUC vigente”, anche per quanto riguarda i profili fiscali (I.M.U.), e che non abbia avvertito, questa volta come tecnico, il pudore del silenzio, vista la defatigante azione dell’Amministrazione Mastella per riordinare i cocci e per dare alla Città, in questo periodo drammatico, concrete speranze di sviluppo sostenibile, umano, culturale ed economico”.
 
Dal canto suo l’assessore Romano dichiara: “Gli indirizzi per la Variante al PUC vigente, ampiamente illustrati nella delibera di G.C. n.208 del 15.11.2019 e nella successiva delibera di G.C. n.189 del 04.12.2020, sono stati definiti per avviare in concreto una transizione ecologica, sostenibile, “green”, finalizzata alla salvaguardia dei suoli non ancora urbanizzati e alla riqualificazione e rigenerazione del paesaggio costruito.

Infatti, la pletorica offerta urbanistica del PUC vigente, di segno contrario all’andamento demografico e socio-economico della Città, esige una contrazione delle previsioni di Piano in una forma più organica alle necessità del corpo sociale della Città.

Riguardo alla questione polemicamente banalizzata mediante la dizione “corsa alla riclassificazione”, si precisa che il riordino dei vincoli urbanistici inquadrati nella zonizzazione dell’intero territorio comunale è funzionale alla riconfigurazione ed ottimizzazione dell’orditura della Città.

Al solo scopo di chiarire alla comunità quanto sinteticamente detto innanzi, si rinvia ad una attenta lettura delle delibere n.208/2019 e n.189/2020, con particolare riguardo ai punti che di seguito si ripropongono (cfr. delibera n.189/2020):

“- di verificare, anche alla luce dell’ascolto propedeutico, la previsione dimensionale e l’orditura urbanistica delle aree destinate a standard, nonché le possibili riclassificazioni in altra zona omogenea;

– di limitare il ricorso alla pratica espropriativa consentendo, in via prioritaria, ai soggetti privati, nel triennio attuativo degli Atti di Programmazione, la realizzazione e conseguente gestione delle attrezzature di uso pubblico individuate come standard urbanistici dalla Variante al PUC;

– di riequilibrare il deficit di aree a parcheggio pubblico, in particolare nei tessuti urbani consolidati e con elevata densità abitativa”.