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Benevento – Il difficile incontro tra le ragioni della vendita e quelle del decoro urbano sono stati ancora una volta al centro dell’attenzione dell’Amministrazione Comunale. Se ne riparlerà ancora nella prossima settimana per trovare una quadra: questa la conclusione della riunione di lavoro svoltasi stasera con l’assessore alle Attività Produttive, Luigi Ambrosone con il settore  tecnico  dell’Urbanistica e quello delle Attività Produttive per affrontare il tema della sistemazione migliore per i posti al pubblico dei bar  in particolare nel centro storico.

È da anni che il Sindaco Clemente Mastella ha ingaggiato una battaglia contro alcuni dei dehors dei bar del centro storico, quelli che il primo cittadino giudica ineleganti ed inadatti alla dignità del centro storico, ma non si è ancora riusciti a dare una soluzione al dilemma: salvare il commercio o l’area migliore del centro storico, specie in zona Unesco.

Con la pandemia da Covid era stato concesso ai commercianti una grande libertà nell’occupare marciapiedi o aree pubbliche con tavolini o dehors senza particolari vincoli. Il dibattito odierno ha riguardato infatti il Regolamento ordinario e quello dei tempi post pandemia. Nel corso dei lavori odierni l’assessore Ambrosone è stato chiaro: “Bisogna avere una linea chiara e definita per quanto previsto dal regolamento. Bisogna rispettarlo cosi come le norme che sono da rispettare.  Nella giornata di lunedi definiremo tutto con il sindaco Mastella anche perchè ci sono due questioni: le richieste ordinarie e poi un disciplinare sulle autorizzazioni smart nel periodo del Covid che prevedeva consentite anche oltre i normali metri quadri. Il Governo li ha prorogati fino a giugno prossimo e non è esclusa un’ulteriore proroga. Rispetto a queste due predisposizioni noi dovremo attenerci alla norma”. Ambrosone ha aggiunto: “Noi tuteliamo fortemente il decoro alla zona del patrimonio Unesco e deve esserci uniformità di intenti per le attività commerciali. Non bisognerà avere differenziazioni”. L’assessore ha quindi concluso:  “C’è la necessità di applicare bene il disciplinare  affinché tutte le attività commerciali possono essere messi nella stessa  situazione. Non vogliamo danneggiarle ma deve esserci uniformità di intenti. Non vogliamo abusi. Tutti gli abusi li abbiamo eliminati per tutelare i commercianti”.