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In merito al comunicato del presidente dell’Us Acli di Benevento, Alessandro Pepe, che minaccia lo sciopero della fame, riceviamo e pubblichiamo il messaggio di risposta da parte di un rappresentante comunale, il consigliere Luigi Scarinzi: 

“Leggo con stupore e preoccupazione le gravissime dichiarazioni del presidente dell’US ACLI in merito all’affidamento della struttura sportiva PalaFerrara. In venti anni di pubblica amministrazione mai mi era capitato di leggere delle pubbliche minacce rivolte all’amministrazione comunale da parte di uno dei partecipanti ad una pubblica gara di appalto,arrivando a minacciare lo sciopero della fame se non si dovesse riunire la commissione esaminatrice nei tempi che lui stesso detta e che evidentemente ritiene opportuni. Al sottoscritto e , credo, non soltanto, viene naturale chiedersi il perché di tale grave intimidazione. Ritiene forse  di aver già vinto la gara di aggiudicazione prima dell’insediamento della commissione e quindi ha fretta? Oppure la gestione del PalaFerrara nasconde qualcosa che ai più sfugge e che va aldilà dell’aspetto squisitamente sportivo che tutti noi abbiamo sempre ritenuto appartenere alla struttura stessa? Comunque senza entrare nel merito del bando di gara, che lo stesso Presidente delle ACLI aveva pubblicamente criticato, in quanto non rientra nella sfera delle competenze della politica,e sicuro che la commissione di gara opererà nei modi e nei tempi previsti dalla legge, mi auguro che a vincere sia sempre e soltanto lo sport come potatore di valori sociali sani e come strumento di identificazione e di appartenenza ad una comunità. E mi auguro che, nonostante questo grave episodio, possa essere consentito alle squadre agonistiche che praticano le attività sportive nelle strutture cittadine di poter regolarmente iniziare o continuare i propri campionati, non dimenticando che nel Palaferrara giocano e si allenano squadre che militano nei massimi campionati nazionali, sia maschili sia femminili e sia giovanili.

Che il PalaFerrara continui ad essere luogo di sport e socializzazione e non oggetto di veleni e desideri: lo sport unisce e non divide”.