“Per me si realizza un sogno”, esordisce così Ferdinando Creta in occasione dell’inaugurazione, presso il Real Sito di Carditello, della mostra da lui curata, “The Big Archive 1994-2014”, opera del sodalizio artistico Perino & Vele.
L’installazione è costituita da sessantasei cassette in ferro zincato e da nove vasi in vetroresina catramata, materiale caratterizzato da forme e dimensioni diverse e sapientemente disposto al fine di creare un dialogo visivo e concettuale con l’ambiente circostante.
A fare gli onori di casa, ieri pomeriggio, è stato il presidente della Fondazione Real Sito di Carditello, Maurizio Maddaloni, che ha sottolineato come l’acquisizione e la collocazione di quest’opera nello storico sito promuovano una felice interazione tra l’arte contemporanea e la Tenuta Reale borbonica.
L’importante realizzazione è stata resa possibile grazie al finanziamento della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura nell’ambito del bando Italian Council, e contribuisce a valorizzare maggiormente il Real Sito. “Siamo riusciti a vincere un bando significativo quanto complesso. C’è stato un grande lavoro per preparare il progetto, in concorso con molti altri – ha dichiarato Creta -. Per ciò che concerne i miei interessi specifici, in una fase iniziale ero più interessato all’arte moderna e al barocco. Tuttavia, l’incontro con opere contemporanee, in particolare l’impatto che ha avuto su di me il Grande Cretto Nero di Burri a Capodimonte nel 1978, mi ha spronato ad avvicinarmi a questo mondo, segnando l’inizio di un percorso che mi ha poi accompagnato per tutta la vita”.
L’opera è stata realizzata nel 2014 per il Museo Madre di Napoli nel cui cortile è stata esposta per 7 anni: “Quando fu ritirata io pensai subito che andava ricollocata in un ambiente in grado di dialogare, in qualche modo, con essa. Conoscevo Carditello, avendo lavorato presso la Soprintendenza di Caserta, e ricordavo gli spazi straordinari di questo luogo. Così ho proposto l’idea, che è stata accolta con entusiasmo dalla direzione. Di qui è sorta questa iniziativa, che rappresenta la conclusione di un percorso fruttuoso di idee e competenze nella realizzazione e progettazione”.
L’inaugurazione di questa mostra non costituisce soltanto il raggiungimento di un obiettivo, ma soprattutto un’apertura a nuovi orizzonti per la vocazione di Carditello: “Rappresenta certamente un momento di raccordo tra il contemporaneo e il territorio campano”, ha concluso Creta, sottolineando l’importanza di creare un dialogo tra le diverse epoche artistiche e di valorizzare il patrimonio culturale del nostro territorio attraverso l’arte.