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Benevento – “Le sfide sono un trend diffuso sui social. Ed il Presidente del Consorzio Asi, Luigi Barone, evidentemente ligio alle mode, ce ne lancia una a mezzo Facebook. Chiede a noi altri un confronto pubblico sulla tematica biodigestore. Afferma di leggere cose non veritiere, da parte nostra. La richiesta, in realtà, arriva tardiva, se proprio dobbiamo dirla tutta. Chi vi scrive, infatti, da mesi – non da oggi – sta seguendo la delicata vicenda che, invece, solo ora pare stia investendo Barone. Al quale, in realtà, non avremmo voluto replicare – ci voglia scusare, a proposito, del ritardo. Ma riteniamo che determinate questioni vadano discusse nelle preposte sedi del Consiglio comunale e non spettacolarizzate. Ma tant’è. In ogni caso, in Consiglio o al di fuori di esso, siamo disponibilissimi a poterci misurare. Decida lui – visto che è lui a lanciare il guanto – come, dove e quando”.

Inizia così una nota, decisamente polemica, a firma di Angelo Feleppa, Segretario regionale Alleanza di Centro e Antonio Reale di Forza Italia.

“Ebbene, si diceva. Luigi Barone oggi si erge a paladino a tutta tutela dell’ambiente e della collettività ma, lo ricordiamo a lui stesso come anche all’opinione pubblica (che merita di conoscere la verità delle cose), il medesimo Barone, in realtà, ai principi della vicenda, non aveva dimostrato la propria netta contrarietà all’operazione.
Solo successivamente alle veementi proteste degli imprenditori – che avevano lamentato l’insorgenza di potenziale danno a carico delle proprie aziende dalla possibile implementazione nell’Asi Benevento dell’infrastruttura – solo dopo la levata di scudi delle
Istituzioni locali, ebbene, solo dopo tutto questo, Barone ha preso a sventolare la bandiera no-biodigestore.
Rendendosi conto del rischio di rimanere isolato.
Ebbene si, perchè l’Organismo presieduto da Barone, nel momento in cui si è visto giungere la proposta progettuale della Energreen Srl, avrebbe potuto da subito opporre un parere di contrarietà all’azienda proponente bloccando sul nascere, quindi, ogni procedura.
Ogni dibattito.
Ed, invece, visto che ci si vuole confrontare sulle carte, sui documenti, ebbene, visto che piace fare ciò, le carte gliele presentiamo ben volentieri al Presidente Barone.
Con delibera del Comitato Direttivo numero 41 del 15 Giugno 2020, infatti, il Consorzio Asi Benevento aveva autorizzato “il Piano industriale proposto dalla ditta Energreen Srl per quanto di competenza del Consorzio Asi subordinando la suddetta autorizzazione”, tra le altre, “all’esito positivo dello studio di compatibilità ambientale territoriale, in particolare alla compatibilità dell’iniziativa con le aziende della filiera agroalimentare insediate a Ponte Valentino, che sarà affidato da questo Consorzio, a carico del proponente, all’Università degli Studi del Sannio”.
Ebbene, l’Asi avrebbe potuto, come detto, da subito esprimere diniego alla proposta pervenutagli evitando di tuffarsi nel burocratese all’insegna, per così dire, del “vediamo come va…”.
Avrebbe dovuto da subito ergersi a baluardo a tutela degli imprenditori già attivi a Ponte Valentino, restituendo al mittente l’istanza.
Ora è troppo semplice vestire i panni della verginella”.